Queen

Ampiamente riconosciuto come il migliore album dei Queen degli anni ’80 e uno dei più ispirati della loro discografia, “The Miracle” è stato pubblicato nel 1989. Le sessioni di registrazione iniziarono però nel dicembre 1987, quando i Queen decisero di condividere equamente i crediti di scrittura delle canzoni, indipendentemente da chi avesse concepito ogni canzone.

«Dividere i crediti è stata una decisione molto importante per noi. Abbiamo lasciato il nostro ego fuori dalla porta dello studio», racconta Brian May. E aggiunge: «Abbiamo lavorato insieme come una vera band. Vorrei che l’avessimo fatto 15 anni prima».

Alle sue parole fanno poi eco quelle di Roger Taylor, che spiega: «Le decisioni venivano prese in base al merito artistico, ma quella volta “tutti hanno scritto tutto” era la linea da seguire. Sembrava che lavorassimo insieme meglio di prima. Abbiamo sempre avuto gusti diversi e molte discussioni in studio, ma quella volta volevamo condividere tutta la scrittura delle canzoni e penso fosse una buona idea».

Queen, la malattia di Freddie e la registrazione di “The Miracle”

Questa idea di unione viene trasmessa anche dalla copertina dell’album, a cura del direttore artistico della band Richard Gray, che raffigura i quattro volti dei Queen fusi in uno: «La copertina rappresenta l’unità del gruppo in quel momento: una fusione, senza soluzione di continuità, di quattro persone che diventano una sola» argomenta May. «Avevamo anche a che fare con il peggioramento dello stato di salute di Freddie e ci stavamo unendo per sostenerlo».

Non potendo più andare in tour tutti insieme, i Queen decisero di incanalare la loro chimica dal vivo in studio e così – come racconta John Deacon – “nelle prime session abbiamo registrato molto materiale dal vivo, molte canzoni e alcune jam“. Ed ecco che molte tracce di “The Miracle” contengono proprio delle first take: “Abbiamo cercato di preservare quella freschezza e di catturare tutto l’entusiasmo che avevano nel suonare insieme“.

Queen Face It Alone The Miracle

Queen, The Miracle Collector’s Edition

I mesi in studio hanno prodotto oltre 30 canzoni, più di quanto i Queen avessero bisogno. Dieci tracce sono così state selezionate per l’album, mentre le altre sono diventate successivamente B-side o tracce soliste, oppure sono state inserite nei successivi album: “Innuendo” e “Made in Heaven”.

«Avevamo tutti questi frammenti di brani. Alcuni erano in parte finiti, altri erano solo un’idea. Ci sono alcune tracce su cui vuoi sempre lavorare ed altre di cui pensi “Oh, è fantastica, ma non so davvero cosa farne in questo momento” e di conseguenza le lasci per strada».

Uno degli elementi più attesi del cofanetto “The Miracle Collector’s Edition” è dunque il CD “The Miracle Sessions“, che custodisce proprio alcune di queste tracce “lasciate per strada“. Ma forse le vere gemme del disco sono i parlati che chiudono le riprese musicali. Mentre il nastro in studio continua a girare a Londra e Montreux, i quattro artisti sono infatti colti in momenti di massima franchezza, offrendo agli ascoltatori l’esperienza di stare tra Freddie, Brian, John e Roger mentre scherzano, discutono, si scambiano battute e condividono momenti di gioia e frustrazione.