Marco Mengoni

Materia (Terra) è il nuovo e attesissimo album di Marco Mengoni e sancisce l’inizio di un nuovo progetto: un percorso in tre album che racconta tre anime differenti, ma complementari. Terra è nascita, evoluzione, movimento. È la musica “che istintivamente cerco per trovare il mio centro. È lì che torno ogni volta”. Soul, blues e gospel.

Questo primo capitolo ci porta indietro nel tempo, a quando Marco era solo un bambino, per poi tornare nel presente con nuove consapevolezze. È l’album della crescita, personale e artistica, ma anche del perdono. Le parole raccontano infatti i cambiamenti, la voglia di incontrarsi e fidarsi (Mi fiderò feat. Madame, nda), così come la paura, la solitudine e l’amore (Proibito, nda).

Il nostro deve essere amore perché è proibito, ma l’amore non può essere limitato. Mai.

Marco Mengoni, la recensione di Materia (Terra)

Materia (Terra) è un’indagine introspettiva, una torcia sul cuore. È il desiderio di spegnere per un attimo il cervello e di lasciarsi andare. Bisogna conoscersi, accettarsi e perdonarsi, “perché solo nel perdono cambia un uomo” (Cambia un uomo, nda). C’è poi un’attenta analisi sul mondo che ci circonda, sui rapporti umani e sulla necessità di lasciarsi attraversare dalle emozioni.

Marco Mengoni ci consegna un disco che disarma per la sua fragilità. In Materia (Terra) si racconta come mai prima. Non ci sono filtri, le barriere cadono e si intravedono addirittura le cicatrici, che disegnano una mappa per orientarsi nel passato. C’è poi la paura di questo tempo incerto e Marco canta per te, per me, per noi… che molto spesso ci complichiamo la vita da soli. Una canzone triste è un invito a cercare la luce anche nei momenti più bui: “Per rimediare a un’assenza, c’è nuova vita in partenza”.

La luce, molto spesso, ha il profumo di casa. In questo album “Luce è energia, movimento, creazione e cambiamento. È il rapporto con la nostra origine, la nostra Terra, la nostra forza”, che per Marco è sempre stata la relazione con la figura materna. E proprio a mamma Nadia, a cui è dedicato l’intero album, Mengoni canta la sua gratitudine.

Difendimi dai miei pensieri, che tornano ogni volta. E anche quando sembro in grado di scalare il mondo, almeno tu difendi le mie insicurezze. Tu per me sei luce. Proteggi questo cuore fragile. Illumina di sole l’anima, quando nel buio scivola una lacrima (Luce, Marco Mengoni).

Avere il coraggio di chiedere aiuto quando gli scheletri nell’armadio fanno troppa paura. Accettare i propri difetti e non temere il giudizio degli altri. Tutto questo è Materia (Terra), probabilmente il miglior album di Marco Mengoni: una piantina di cui prendersi cura, un abbraccio contro ogni solitudine, perché “un fiore contro il diluvio non ha mai vinto”, ma insieme si può superare ogni tempesta (Un fiore contro il diluvio, nda).

Chi sono i producer di Materia (Terra)?

Per Materia (Terra) Marco ha deciso di coinvolgere diversi produttori, scelti in base alla loro visione artistica, per avere un contributo eterogeneo, sviluppato sulle singole tracce, senza mai perdere di vista la coerenza con la natura dell’album. Cambia un uomo viene così prodotta da MACE e Venerus. A Tino Piontek (in arte Purple Disco Machine, nda) vengono invece affidate Ma stasera e Mi fiderò. Taketo Gohara produce In due minuti.

Per la prima volta al fianco di Mengoni, Ceri – uno dei produttori più innovativi in ambito indie/pop – produce Una canzone triste e Il meno possibile insieme a E.D.D. (alias Giovanni Pallotti, nda), bassista e produttore da anni al fianco di Marco. Per Luce e Un fiore contro il diluvio la produzione porta, ancora una volta, la firma di E.D.D. e dello stesso Mengoni. La produzione di Proibito, infine, è stata affidata a B-CROMA – duo di giovani produttori italiani dall’attitudine moderna/contemporanea –  e FLIM, formazione composta da musicisti che accompagnano Marco sul palco ormai da anni (Davide Sollazzi, Massimo Colagiovanni e Giovanni Pallotti, nda). Il mixaggio e il mastering dell’intero album sono invece a cura di Andrea Suriani, uno dei più affermati fonici di studio e live.

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