Tiziano Ferro feat. J-Ax, “Abbiamo vinto già”, manifesto terapeutico dell’inedito duo (Recensione)

La recensione di Abbiamo vinto già, il nuovo singolo di Tiziano Ferro feat. J-Ax. Un abbraccio nei confronti della nostra esistenza

“Settembre poi ci prenderà, coi suoi venti di pioggia vincerà” cantava Venditti in un suo album pubblicato nel 1986, restituendo un’idea certamente più poetica de “L’estate sta finendo e un anno se ne va”, intuizione dell’anno precedente targata Righeira. Ecco, Tiziano Ferro in quel periodo era solo un bambino, eppure cominciava già a respirarla questa netta contrapposizione tra le stagioni che, oggi come oggi, si riflette soltanto in un discorso prettamente musicale. Perché se è vero che una rondine non fa primavera, un tormentone fa decisamente estate.

Dopo aver frequentato altri lidi, inteso nel senso vacanziero più stretto, il cantautore di Latina fa ritorno alla sua dimensione più consona con “Abbiamo vinto già”, canzone che ha tutte le carte in regola per traghettarci vero l’autunno, proprio come accaduto dodici mesi fa con “La vita splendida“. Duole dirlo, ma uno degli episodi più ispirati della sua recente saga discografica.

Questo nuovo singolo, infatti, segue un po’ nello stesso solco tracciato anche da altri brani più intimisti e terapeutici presenti nel suo vasto e facoltoso repertorio. “Una canzone che rivendica il valore di chi vive a testa bassa, consapevole delle proprie fragilità, pronto a celebrare i propri difetti come  fossero segni distintivi, che ci rendono unici e splendidi. Vincenti”: commenta lo stesso Ferro, e non poteva usare parole migliori per accorpare questa uscita che oserei definire importante.

Intanto perché “Il mondo è nostro“, l’ultimo suo progetto discografico, non è un album “alla Tiziano Ferro”. Prova ne sia il fatto che, nell’ultimo tour negli stadi, in scaletta spiccavano solo 4 brani su 34 tratti da questo lavoro. Per il resto, il “TZN 2023” è stato un grande trionfo, un karaoke a cielo aperto, un po’ come succede per i concerti di Claudio Baglioni. Seppur i due artisti abbiano storie e anagrafiche differenti, canzoni come “Non me lo so spiegare”, “Ed ero contentissimo” o “Sere nere”, vengono ormai cantate all’unisono anche da oggetti inanimati, proprio come accade puntualmente per “Sabato pomeriggio”, “E tu” o “Questo piccolo grande amore”.

Ecco, probabilmente Tiziano Ferro sta vivendo un momento di profonda riflessione identitaria, una fase di passaggio che lo sta portando a comprendere davvero chi è oggi. Se con “Destinazione mare“ ha provato a restituirci una nuova immagine di sé, in “Abbiamo vinto già” trova forse la giusta via di mezzo tra un linguaggio più attuale e ciò che il pubblico si aspetta veramente da lui.

In tanti vorrebbero che Ferro tornasse ad incidere ballatone d’amore come “Abissale” o “Tango”, ma lui non è Tananai e, pensandoci bene, forse rischierebbe anche di ripetersi. Sinceramente, trovo molto più indicata e perseguibile la strada delle canzoni terapeutiche, quelle che ti fanno riflettere sul valore della vita e che sono in grado di smuoverti qualcosa dentro. Sia perché Tiziano ha acquisito la maturità per continuare a farlo con maggiore credibilità, sia perché si tratta di una via poco battuta, specie in un momento storico in cui si cerca di scavare meno nel profondo rispetto al passato.

“Abbiamo vinto già” non fa che questo, buttarci in faccia una realtà fatta di insicurezza, ma anche di tanta bellezza. E se una canzone di 3 minuti e 23 secondi riesce nell’impresa di ricordarci l’importanza del saper ridere delle cicatrici e brindare delle debolezze, beh allora a vincere è ancora una volta la Musica, quella con ma emme maiuscola.

Sembrano lontani i tempi delle sere nere, di quando l’amore faceva male da morire ed era inutile farneticare, di quando la gioia e il dolore avevano lo stesso sapore e l’unica autodifesa era ripetere a se stessi che, in fondo, la paura non esisteva. Superati abbondantemente i vent’anni di attività, Tiziano Ferro non tradisce certo la sua cifra, bensì la rinnova di nuova linfa.

Attraverso una scrittura profonda ed evocativa, il cantautore sempre riuscito a cogliere il senso universale del nostro esistere, persino le recondite sfumature che si insinuano tra le pieghe del nostro animo. Più luci che ombre, verrebbe da dire ascoltando “Abbiamo vinto già”, singolo che ci restituisce una versione fedele, positiva e aggiornata di uno degli chansonnier italiani più apprezzati al mondo.

Ah, quasi dimenticavo… poi, alla fine, c’è anche J-Ax, che onestamente parlando in questa canzone non aggiunge niente di che. Nel corso della sua carriera, il rapper milanese ha decisamente realizzato featuring più incisivi, in questo caso anche e soprattutto per merito di un Tiziano Ferro in grande spolvero, oltre che di un buon pezzo che si regge benissimo da solo.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.