Ieri sera, venerdì 19 agosto, La Versione di Fiorella Tour – una vera e propria appendice dell’omonimo programma televisivo andato in onda in seconda serata su Rai 3 – ha fatto tappa al Teatro Greco di Siracusa, dove Fiorella Mannoia non si è affatto risparmiata, portando in scena uno spettacolo che ha letteralmente conquistato il pubblico.
Tra momenti di riflessione ed altri di puro divertimento, a colpire è stata l’irrefrenabile e contagiosa energia della cantante romana, che in questo tour – oltre alle canzoni del suo repertorio – ha deciso di omaggiare i grandi cantautori italiani (da Lucio Dalla a Franco Battiato, passando per Ivano Fossati, Fabrizio De André e tanti altri), perché “oltre che un grande piacere, cantare le loro canzoni è un dovere“. Di fatto, “è solo cantandole che manteniamo vivi questi artisti, evitando di consegnarli all’oblio“.
Canzoni come “Povera Patria” di Franco Battiato, “Sally” di Vasco Rossi e “Prinçesa” di Fabrizio De André hanno così risuonato all’interno di uno dei più grandi teatri del mondo ellenico. E con quella sua straordinaria capacità di immergersi nei versi scritti da altri per poi farli aderire perfettamente sulla propria pelle e dar loro voce, Fiorella Mannoia ne ha proposto una versione tanto intensa quanto toccante.
Tra i governanti
Franco Battiato, “Povera Patria”
Quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese devastato dal dolore
Ma non vi danno un po’ di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Fiorella Mannoia e il valore della vita
In un momento storico in cui sembra davvero che qualcosa si sia rotto, Fiorella Mannoia ci ricorda che “la vita è un valore” e che qui “nessuno è diverso, nessuno è migliore“. Il suo è uno sguardo attento, capace di accogliere senza giudicare. Di fronte alle ingiustizie, la cantante non riesce però a far finta di niente e le sue parole – di cui conosce bene il peso – diventano taglienti:
E allora stiamo ancora zitti, che così ci preferiscono
Fiorella Mannoia, “Il peso del coraggio”
Tutti zitti come cani che obbediscono
Ci vorrebbe più rispetto
Ci vorrebbe più attenzione
Se si parla della vita
Se parliamo di persone
Il concerto diventa così un vero e proprio inno alla vita e insieme ai suoi compagni di viaggio – Carlo Di Francesco alle percussioni, Claudio Storniolo al pianoforte, il ‘console‘ Luca Visigalli al basso, Ser Diego Corradini alla batteria, Max Rosati e Alessandro ‘Doc‘ De Crescenzo alle chitarre – Fiorella canta a gran voce “Che sia benedetta“, perché “Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta. Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta. E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta“.
Fiorella Mannoia, La Versione di Fiorella Tour: Scaletta
- Padroni di niente
- I treni a vapore (Ivano Fossati)
- Combattente
- Io vivrò senza te (Lucio Battisti)
- Nessuna conseguenza
- Il peso del coraggio
- Amore fermati (Fred Bongusto)
- Cercami (Renato Zero)
- Cara (Lucio Dalla)
- Si è rotto
- Come si cambia
- Perfetti sconosciuti
- Quello che le donne non dicono
- La casa in riva al mare (Lucio Dalla)
- Prinçesa (Fabrizio De André)
- Sally (Vasco Rossi)
- Caffè nero bollente
- Siamo ancora qui
- Povera patria (Franco Battiato)
- Generale (Francesco De Gregori)
- Che sia benedetta
- Il cielo d’Irlanda

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.
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