Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, dal 7 al 9 luglio 2023 a Barga, in provincia di Lucca, torna il Limbo Festival che, per il terzo anno consecutivo, si terrà nella splendida tenuta “Il Cioccio“, la location perfetta per un’idea di benessere tipica della Garfagnana, dove il paesaggio è autentico e sopravvivono tradizioni senza tempo.
Tante sono le novità che attendono i partecipanti di quest’anno. Limbo Festival è infatti in continua evoluzione, sempre pronto a perfezionarsi per regalare un’esperienza unica e indimenticabile. Ed è così che – se nella scorsa edizione è stata la metafora della tribù, intesa come condivisione di esperienza, e la diversità intesa come ricchezza a ispirare la genesi dell’evento – nel 2023 il boutique festival seguirà il claim “A human future“.
La condivisione di emozioni e sensazioni resterà, in ogni caso, il tema centrale del Festival che, nella scorsa edizione, ha ospitato 12 dj internazionali su tre palchi, totalizzando 22 ore di musica in tre giorni: dall’elettronica alla house, dall’ambient ai live set.
Non mancheranno poi occasioni di incontro come masterclass, mostre, talk, human design, degustazioni, passeggiate in bike, classi yoga, escursioni, gite nei vigneti e nei borghi della Garfagnana, ma ci sarà anche spazio per chi vuole semplicemente godersi l’atmosfera di un evento che basa i suoi valori su benessere, divertimento, crescita collettiva, rispetto della comunità e amore per il territorio che lo ospita.
Limbo Festival
Limbo Festival nasce dall’urgenza di far star bene le persone attraverso la condivisione del piacere, la bellezza della terra da cui è ospitato, le possibilità offerte dalla nostra era e la connessione di arti e discipline apparentemente lontane che mettono di nuovo al centro l’uomo e i suoi bisogni.
In un mondo dominato da un’etica semplicistica e binaria costituita da algoritmi che sempre più prepotentemente influenzano il nostro modo di vivere, è infatti essenziale tornare alla cultura umanista, per non perdere di vista la capacità dell’uomo di agire attraverso empatia, generosità, curiosità e ottimismo. L’Umanesimo, di cui l’Italia è stata culla e sorgente, sarà lo strumento fondamentale per affrontare la rivoluzione tecnologica che ci aspetta.
«Ci attende un futuro meraviglioso, in cui l’umanesimo è il contrappeso della tecnologia», raccontano gli organizzatori. «Un futuro che dipende dal sapiente equilibrio di questi due mondi e che riporta l’umano al centro di tutto, con i suoi algoritmi primordiali: intuizione, desiderio, coraggio e amore».
Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.