Alberto Fortis torna a Roma dopo cinque anni per un atteso concerto all’Auditorium Parco della Musica, ma alla vigilia dell’evento è stato bersaglio di minacce di morte. L’artista, in un’intervista ad Adnkronos, ha rivelato di ricevere ancora oggi messaggi di odio, legati al brano A voi romani, pubblicato nel 1979.
Il pezzo, tra i più controversi della sua carriera, esprimeva il malcontento del cantautore nei confronti del mercato discografico romano, che all’epoca gli sembrava chiuso e poco accogliente. Il testo diretto e senza filtri, con versi come “vi odio a voi romani, io vi odio tutti quanti”, non fu ben accolto da una parte del pubblico capitolino e, ancora oggi, continua a far discutere.
“Sto ricevendo messaggi di morte sotto il post di annuncio del concerto”, ha dichiarato Fortis ad Adnkronos. “Abbiamo un mondo di guerre a causa di questa ignoranza, intesa come non conoscenza. Per me è un test di intelligenza: certe reazioni dimostrano una poca maturità”. Nonostante le polemiche, l’artista ribadisce il suo amore per la capitale e per la sua scuola cantautorale, in particolare per Francesco De Gregori: “Il brano era un atto d’amore verso Roma, ma fu frainteso”.
Dopo il concerto romano, Fortis proseguirà con un mini-tour che toccherà Torino (6-8 febbraio), Piacenza (21 febbraio) e Cuneo (28 aprile). Sul palco si esibirà in una performance piano e voce, arricchita da video e immagini: “Posso definirlo un recital di quasi due ore, molto energico”, ha spiegato. A Torino sarà ospite Michelangelo Pistoletto, celebre artista e teorico dell’arte povera.
Parallelamente al tour, Fortis sta lavorando a un nuovo album in uscita in primavera, anticipato dal singolo “Shopping con Alanis“, pubblicato il 24 gennaio. Il brano racconta un incontro immaginario tra il protagonista e Alanis Morissette in un market aperto 24 ore su 24.
“Mi lega molto a lei: amici comuni, lo stesso segno zodiacale (Gemelli), la passione per i nativi americani e una forte sintonia artistica”, ha dichiarato. Il singolo verrà presentato dal vivo insieme ai grandi classici del suo repertorio, come La sedia di lillà, Settembre, Milano e Vincenzo.
Interrogato su un possibile erede musicale, Fortis ha indicato Lucio Corsi, che quest’anno salirà sul palco di Sanremo: “È un libero battitore, un visionario lucido. Se devo individuare un mio erede, è lui”. Tra gli artisti contemporanei apprezza anche Lazza, soprattutto delle prime produzioni.
Tuttavia, esprime una certa preoccupazione per la musica attuale, denunciando una tendenza alla volgarità nei testi e alla monotonia sonora: “Molte canzoni usano la stessa base musicale. Spero che questo non sia l’inizio di una robotizzazione della musica”.

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