Alessandro Cattelan

Dopo il successo di Salutava Sempre, Alessandro Cattelan è tornato nei teatri con il nuovo spettacolo “Benvenuto nell’AI!”, che nell’autunno 2025 sta toccando le principali città italiane. La seconda tappa a Varese ha confermato la forza di un format che unisce ironia, momenti musicali e spunti di riflessione, raccontando con leggerezza e intelligenza le contraddizioni del nostro tempo.

Sul palco, un’ambientazione futuristica con luci spettacolari e un’intelligenza artificiale che interagisce con Cattelan e il pubblico. Da lì parte un flusso continuo di battute, canzoni e storie che mescolano satira e autobiografia. L’AI lo provoca, lo mette in difficoltà, lo costringe a raccontarsi: come quando rievoca i suoi anni televisivi, l’esperienza a Sanremo vissuta come “un amministratore di condominio che fa appello ai millesimi” o gli aneddoti familiari in cui la vita domestica diventa materiale comico.

Non mancano affondi al politically correct e alla cultura dei social. Cattelan scherza sulle pubblicità targettizzate e sulla mania di empatizzare online invece di fare davvero qualcosa. Con il suo stile dissacrante porta sul palco esempi concreti: dai video fake di Gerry Scotti che canta trap, alle figlie che ascoltano Shiva, fino ai giochi da bambini ricchi e poveri.

Al centro c’è sempre la sua vita, raccontata senza filtri: il rapporto con il padre, distante e silenzioso, la figlia adolescente che piange per le prime delusioni, i grandi e piccoli fallimenti che lo rendono “uno di noi”. È qui che la comicità si intreccia con la tenerezza: Cattelan trasforma i suoi aneddoti privati in specchio delle fragilità comuni.

Il ritmo resta alto grazie ai momenti musicali: parodie di brani famosi, riferimenti al Natale di Radio Deejay, alle canzoni di Sanremo e persino a Sister Act. Tra balletti improvvisati, gag surreali e canzoni rivisitate, la serata diventa un varietà contemporaneo che diverte e sorprende.

Il gran finale ribalta la prospettiva: l’AI, incapace di invecchiare, sceglie di “morire” resettandosi, mentre Cattelan invita il pubblico a non fidarsi di nessuno, nemmeno di lui. Poi, scende tra le poltrone e chiude con un ultimo pezzo vicino agli spettatori, come a voler abbattere anche fisicamente la barriera tra palco e platea.

Con questo nuovo spettacolo, Alessandro Cattelan conferma di essere uno dei pochi capaci di portare in teatro un linguaggio ibrido, che unisce comicità, musica e narrazione personale. A Varese il pubblico ha riso, riflettuto e si è lasciato trascinare in un viaggio che parla di tecnologia e futuro, ma in realtà racconta ciò che siamo oggi.

Benvenuto nell’AI! non è solo intrattenimento: è un ritratto ironico e disincantato del nostro presente, che diverte ma lascia anche qualcosa su cui pensare.

Qui il calendario con le prossime date e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

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