Al centro di “Alis“, il nuovo spettacolo de Le Cirque Top Performers, c’è il concetto di tempo: che è inesorabile e non si ferma mai.
Eppure, guardando alcuni degli artisti (che ha debuttato ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo) questa frase pare confutabile. A tradire il tempo che passa, solo qualche capello bianco, ma per il resto, i veterani non sbagliano un colpo, dando prova di una forza e di un equilibrio ineguagliabile. Sarebbe doveroso citarli tutti, ma essendo tanti, basti citare ad esempio la coppia formata dalle star mondiali Yves Decoste e Valentyna Sidenko, con decine di anni di carriera alle spalle. Ogni movimento era sottolineato da una potente solennità e da una precisione millimetrica, frutto di grande esperienza dei due pluripremiati ginnasti. Accanto a loro, anche diverse stelle emergenti del circo contemporaneo. Da ricordare che lo spettacolo è amico della natura (non è previsto, per fortuna, il coinvolgimento di alcun animale).
Un mondo onirico si è materializzato, trasformando il sogno in realtà, in uno scenario popolato da personaggi che omaggiano Lewis Carroll ne “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” “Le Cirque-Top Performers“, che vede ben 35 artisti (tra cast e tecnici) originari da vari Paesi del mondo provenienti dal celebre Cirque du Soleil, ma anche dal Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo e dal Festival Mondial du Cirque de Demain a Parigi.
Fino ad ora ben 350.000 spettatori sono stati conquistati dai Top Performers. E, dopo Sanremo, si prospetta un tour in tutta la penisola, dal nord al sud. Venerdì sera, all’Ariston c’era un pubblico variegato, d’altra parte si tratta di un “family show” e infatti c’erano anche tantissimi bambini, muti e incantati davanti alla grande arte circense.
A guardarli sembra tutto così naturale e leggero, quasi “facile”. Ma non è affatto così: martedì durante la presentazione dello spettacolo, la stampa ha potuto “spiare” dietro le quinte dello show, assistendo in anteprima alle prove, per testare con mano la difficoltà degli esercizi, tra salti multipli con la corda ed evoluzioni con il cerchio.
Il fondatore di Le Cirque Top Performers Gianpiero Garelli ha spiegato: “questo è il primo spettacolo che abbiamo creato. Per noi il Teatro Ariston è una casa. Portiamo in scena i numeri più iconici del mondo. Per far capire il livello degli artisti faccio sempre questo esempio: è come se avessimo una Nazionale di calcio con Messi, Ronaldo e Maradona. Loro sono i veri Top Performers”.
Il direttore artistico di “Alis” Anatolii Zalevskyi ha aggiunto: “proponiamo numeri di ogni genere, acrobazie, coreografie di danza, ma anche momenti molto teatrali. Siamo stati qui con un altro progetto, “Tilt” prima del lockdown, siamo molto emozionati di ritornare in questa città così bella culturale e piena di cultura”.
Un vero melting pot, quello rappresentato dal cast, accomunato dallo stesso linguaggio, quello dell’arte: i performers arrivano da diverse nazioni tra cui Ucraina, Italia, Russia, Spagna, Repubblica Ceca, Stati Uniti.
Lo show dura un’ora e 45, vissuta tutta d’un fiato e alla fine, il pubblico può fermarsi per salutare gli artisti nel foyer del teatro e scattarsi un selfie, vedendo da vicino anche la perizia nella realizzazione di trucco e costumi.
L’ispirazione di Alice ha permesso di portare in scena alcuni dei personaggi della celebre fiaba tra cui la Regina rossa (ovvero la Regina di cuori), il Cappellaio Matto, i coniglietti (“amici” del Bianconiglio), le carte da gioco, ma anche nuovi personaggi tra cui la Regina Bianca e il Signore del Tempo (interpretato dall’attore e musicista Riccardo Forte).
Lo show è fatto anche di momenti goliardici grazie alla clownerie, grazie a una coppia di artisti che, oltre a a regalare molte risate, ha dato prova anche di forza e abilità.
Tra i numeri spiccavano sia quelli di giocoleria (con i palloni), sia quelli ispirati alle forme geometriche (oltre al cerchio, anche un enorme cubo metallico). Non mancava l’eleganza di diversi numeri aerei (sia maschili che femminili con i tessuti aerei), i salti acrobatici e il palo cinese. Tutti col fiato sospeso per il numero d “sanddorn balance” con Andreis Jacob Rigolo, che ha dovuto gestire 13 enormi nervature di foglia di palma cercando di non far mai cadere una piccolissima piuma.
“Non si vuole mai raccontare una storia – ha puntualizzato Garelli – un’ispirazione diventa un fil rouge, dove ognuno può trovarci qualcosa. Ciò che più mi piace è, alla fine dello spettacolo, mischiarmi tra il pubblico togliendomi il badge e sentire il commento “ma come, è già finito?”
Riguardo al personaggio del Signore del Tempo interpretato da Forte, è stato il protagonista di un assolo di chitarra che ha catturato l’audience sulle sonorità psichedeliche che omaggiano i Pink Floyd e il loro iconico brano “Time“: “Riccardo e io ci conosciamo da sempre, è un grande chitarrista e siamo amici fin dalle scuole elementari – ha detto Garelli – abbiamo condiviso insieme la passione per la musica, siamo della vecchia guardia del rock e da ragazzini avevamo un gruppo”.
Certamente due sono le frasi, pronunciate dal Signore del Tempo che hanno regalano al pubblico un prezioso doppio messaggio: “Il nostro più grande insegnante è il tempo. E, ricordate: per raggiungere l’impossibile dobbiamo credere che sia possibile”.

Giornalista professionista dal 2010, Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e con un Master in Giornalismo a Stampa, Radiotelevisivo e Multimediale. Nella sua carriera ci sono quotidiani, radio (RTL 102.5), tv locali, periodici sia cartacei che web, uffici stampa. Nata e cresciuta a Varese, ha seguito il richiamo della Città dei Fiori (ma soprattutto della musica, sua principale passione) e si è trasferita a Sanremo, la città del Festival della Canzone Italiana, che segue come inviata da diversi anni.
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