Il cantautore Amedeo Minghi, che ha pubblicato il suo ultimo album Anima Sbiadita a novembre 2024, si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. Tra aneddoti e riflessioni sulla sua lunga carriera, Minghi ha affrontato uno dei temi più discussi legati alla sua musica: i fraintendimenti su alcuni suoi brani iconici.
Tra i successi più amati di Minghi, Vattene Amore è spesso ricordata per il verso “trottolino amoroso”, che ha scatenato interpretazioni errate nel pubblico. “Quei nomignoli ridicoli non rappresentano il modo in cui i protagonisti della canzone volevano chiamarsi, anzi, è l’esatto contrario. Cercavano di fermarsi prima di arrivare a quel punto,” spiega Minghi. “Questo fraintendimento mi dà un po’ noia, ma è così che succede con le canzoni: una volta pubblicate, il pubblico le fa proprie.”
Nonostante la popolarità di Vattene Amore, la canzone più ascoltata di Minghi su Spotify è Cantare è d’amore. Il brano, che ha avuto un successo internazionale, è stato recentemente riproposto in una versione in spagnolo per il mercato cileno nel 2024. “È naturale che sia più riconosciuta a livello globale,” afferma l’artista, “mentre Vattene Amore resta un fenomeno più locale.”
Un destino simile è toccato a La Vita Mia, che, nonostante il suo significato malinconico, viene spesso scelta per cerimonie matrimoniali. “Parla di un amore che sfugge, eppure è usata ai matrimoni,” osserva Amedeo Minghi. “C’è stato persino un sacerdote che l’ha voluta al suo funerale. Ma è normale che le persone interpretino le canzoni secondo la propria sensibilità. Succede anche con Hallelujah di Leonard Cohen: parla di un coito, ma viene cantata in chiesa.”
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