Il duo pop Another Sunny Date torna con un nuovo singolo: Guardarsi, brano che parla di incomunicabilità, dell’incapacità che spesso le persone incontrano quando cercano di guardarsi davvero, nel profondo. Il videoclip, diretto da Fabio Zazzaretta con la consulenza LIS di Serena Sbarbati, è in anteprima su IMusicFun.
Dal punto di vista delle compositrici, la frenesia del quotidiano fa perdere l’equilibrio emotivo, portando molto spesso a dare per scontato il partner o sé stessi.
Guardarsi sottolinea l’importanza di non smarrire il proprio essere, che è visto come l’unica vera chiave per lasciare un segno di bellezza e positività nel mondo.

“Il testo del brano è stato scritto “di getto” in un momento particolarmente difficile della nostra vita. Proprio per questo, il passaggio alla “musica” è stato un pò più lento, abbiamo assecondato i nostri tempi e le nostre sensazioni più intime.
E’ stato un bel viaggio attraverso tante emozioni diverse e speriamo che questo emerga quando le persone ascolteranno il brano.”
Anteprima Video Guardarsi, Another Sunny Date
“A dispetto dei precedenti, stavolta non avevamo un’idea precisa di quello che avremmo poi comunicato nel video. Avevamo solo due prerogative: la prima era girare in un luogo familiare che sapesse “di Roma” e quale location migliore se non il Parco degli Acquedotti?
La seconda, era far emergere l’importanza dell’ascolto, indipendentemente dal linguaggio o dalle parole che vengono usate. Ecco perché, all’interno del video, abbiamo inserito alcune frasi in linguaggio LIS.”
Another Sunny Date, il testo
E’ arrivata quella maglia che volevi tanto
ordinata contro il tempo, non so come non so quando
L’ho indossata mi sta bene
a te starebbe meglio
Le maniche un pò lunghe, le spalle senza senso
La mattina la tua faccia gialla sopra il mento
Mi sembrava un palloncino pensavo fosse il vento
I tuoi occhi mongolfiere sognavano la sera
La tua birra, le tue mani spogliavano l’aurora
E ne dicevi de fregnacce
che mo me piagne er core
Scherzanno su st’amore dicevi è come er sale
E mo l’estate nun ariva
c’avemo sempre sete
Sur tramonto de sta vita s’è fatto grande er mare
S’è fatto grande er mare
Poi ripenso a quella volta
quando è iniziato tutto
Sulla bocca un bel discorso di cui resta solo il fatto
di raccontare male ciò che tu diresti meglio
Le parole le ho mangiate e resto sempre senza voce
E ne dicevi de fregnacce
che mo me piagne er core
Scherzanno su st’amore dicevi è come er sale
E mo l’estate nun ariva
c’avemo sempre sete
Sur tramonto de sta vita s’è fatto grande er mare
E poi mi sembra di impazzire
guardandoti negli occhi
rivoglio le tue storie e i finali un pò più lunghi
S’è fatto grande er mare
Guardarsi e non guardare
Respira dalla pancia e ti costringevo a fare quei soffi dal diaframma
Se solo avessi visto quell’acqua dentro al cuore
Sicuro avremmo avuto più luoghi da abitare
E ne dicevi de fregnacce
che mo me piagne er core
Scherzanno su st’amore dicevi è come er sale
E mo l’estate nun ariva
c’avemo sempre sete
Sur tramonto de sta vita s’è fatto grande er mare
E poi mi sembra di impazzire
guardandoti negli occhi
rivoglio le tue storie potenti come amarsi
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.