Anteprima Video: “Rockaveli”, brano di Nigra ispirato dalla figura di Deadpool

Rockaveli è il nuovo singolo del giovane artista pugliese Nigra. Il brano nasce dalla volontà dell’artista di voler cambiare le regole, con la consapevolezza del peso specifico delle parole.

L’obiettivo del brano è ricordare che non si possono mettere sullo stesso piano comicità e fatti di cronaca. La libertà di espressione è un valore interpretabile, non sempre nel modo giusto.

Una canzone ironica, pungente e sperimentale, che spinge sull’importanza della leggerezza nel guardare le cose.

L’ottimo lavoro di produzione del brano è opera di Luca Massafra (aka Anatema, che si è occupato anche di mix e master) e Gabriele Conte (aka Whoisgabco).

Il titolo del brano deriva dall’unione di Rockabilly Baby (nickname del cantante) e Mackaveli, cognome di Niccolò Macchiavelli tradotto in inglese, usato anche come aka di Tupac Shakur.

“Ho scritto questo pezzo ispirandomi molto alla figura di Deadpool, che per chi non lo conoscesse è un antieroe Marvelliano, un mercenario che ne ha viste di tutti i colori nella sua vita sin da quando faceva il soldato nell’esercito americano fino a che poi arrivò anche a far parte in prima persona di un esperimento di laboratorio, quest’ultimo però non curò le sue cellule malate anzi lo fece impazzire definitivamente.

Negli anni a seguire però la cosa che mi ha colpito di più è stata che lui ha comunque continuato a vivere ed anzi a prendere la vita sempre con leggerezza; scherzi anche molto spinti e molta autoironia lo hanno aiutato a non prendersi mai sul serio(come ognuno a parere mio avrebbe bisogno di fare).

Mi sono molto rivisto in lui per molte esperienze brutte e belle che ho vissuto ed ho deciso di dare al pezzo questo senso di dolce amaro, con una base sperimentale e leggera ma con un testo molto forte ed ironico.”

Anteprima Video: “Rockaveli”, brano di Nigra ispirato dalla figura di Deadpool

Il videoclip, in anteprima su IMusicFun, è opera di Marco Ritelli e parte dall’idea della messa in scena di una festa di compleanno, il messaggio è una critica all’ipocrisia di fondo che si verifica in certe situazioni.

“Il video è una creazione mia e di Marco Ritelli, spiegai a marco l’idea di voler inscenare una festa di compleanno dove il festeggiato, più che festeggiato, sembrasse una sorta di pecora nera, volevo sottolineare che a volte chi dice cose scomode non è molto compreso anzi molte volte si fa fatica perchè molto inusuale, in oltre c’è una scena molto particolare di quando arriva la torta sulla tavola dove tutti smettono di festeggiare e con fare macchinoso si girano tutti verso di me con delle facce poco felici, volevamo appunto sottolineare in quella scena quasi l’ipocrisia che a volte c’è in giro. Siamo molto soddisfatti del lavoro come è uscito.”

Rockaveli – il testo

Testo: Niccolò Gravina in arte Nigra
Beat: Whoisgabco & Anatema

Odio questa gente

che mi crede un santo

non sa che si perde

perle nell’amianto

fatte di oppio e cenere

portami una Ceres non riesco più a bere

ormai già da tempo

giusto qualche anno

ma easy che non smetto

di fumare un pacco

al giorno per prendere

un cancro anche alle vertebre

Se poi ci riderò su come sempre

sarò libero dalle mie catene

dirti di no mi fa stare bene

vorrei un po di aria

Credi in te credi in te

meglio morto che yes man

Credi in te credi in te

pensa solo a stare on point

sono pessimo me lo merito ti pentirai

sono pessimo me lo merito ma non mi cambierai

Scopiamo con un sottofondo raggaetton

missionario ma lei vorrebbe un esercito

cos’è questo rumore già di prima mattina

scusa ho scordato Ana Mena giù in cantina

mi chiedo ancora perché

se sono ubriaco

fotto pure mentre

sto quasi sboccando

sei meglio di una Venere

non mi sego più se non penso a te 

Ma poi ci riderò su come sempre

sarò libero dalle mie catene

dirti di no mi fa stare bene

vorrei un po di aria

Credi in te credi in te

meglio morto che yes man

Credi in te credi in te

pensa solo a stare on point

sono pessimo me lo merito ti pentirai

sono pessimo me lo merito ma non mi cambierai

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”