Death of the Night è il nuovo singolo della band emiliana The Lux, che con questo brano prosegue il percorso in lingua inglese. Il videoclip, diretto da Luca Moretti di Ratio Films, è in anteprima su IMusicFun.
Death of the Night (Sorry Mom! / Artist First) si caratterizza per quelle sonorità brit che caratterizzano il sound dei quattro sin dagli esordi.
I The Lux nel brano affrontano un percorso interiore nei loro desideri, obiettivi e frustrazioni.
Sound e testo di Death Of The Night sono enfatizzati da graffianti riff di chitarra tipici del brit rock, il tutto contornato da una leggera malinconia.
Un singolo dalle sonorità decise, impreziosito dall’arrangiamento che ne esalta il testo.

“Death of the Night è un brano che parla dell’insoddisfazione che si prova a inseguire e raggiungere i propri obiettivi come se questi, una volta raggiunti, risultassero poco gratificanti e insoddisfacenti.
Nel rincorrerli ci rendiamo conto che il tempo a nostra disposizione non ci permetterà di realizzarli. Proprio come Icaro che avvicinandosi al sole sciolse le sue ali impedendogli di realizzare il suo sogno.
Una corsa perenne che viene resa affannosa e quasi dolorosa per il raggiungimento del proprio essere. Perchè l’uomo sa che il tempo è una risorsa limitata e bisogna saperlo sfruttare al meglio.”
Così la band descrive il nuovo singolo, registrato al Bombanella Soundscapes.
Anteprima Video, The Lux Death of the Night
Il brano è accompagnato da un videoclip diretto da Luca Moretti di Ratio Films.
“Nel video di Death of the Night l’inseguimento degli obiettivi viene rappresentato dal filo che ognuno di noi segue che, pur diramandosi in varie strade, non porta a nulla se non all’insoddisfazione.
Quest’ultima viene enfatizzata dai rapidi cambi di scena, rendendo affannosa la ricerca dell’io interiore.
E’ un loop, ogni risveglio porta alle stesse delusioni, alle stesse strade, allo stesso continuo desiderio di realizzarsi e di trovare una via di uscita da quell’immenso senso di vuoto.
Altro elemento importante della storia sono gli specchi, che non riflettono l’immagine di chi è di fronte, metafora del non saper riconoscere sé stessi.
Perchè avere la consapevolezza di essere davvero sé stessi vuol dire essere liberi e realizzati.”
Il Testo
Autore e compositore: Filippo Ferrigo
I see the flash behind your eyes
It guides me through the death of the night
I know it is a safe journey
but the closer I get, the lonelier I feel
Now i’m not afraid of myself
flying high on my waxed wings
I could touch the sun with my hands
but the closer I get, the lonelier I feel
everything is not enough
I see the end through the glass
can you hear me now
only you can knock me down
everything is not enough
I see the end through the glass
can you hear me now
can you hear me now
can you hear me now
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”