Disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download da martedì 7 febbraio per Gelo Dischi, “Me ne vado al mare” feat. Gianluca De Rubertis è il primo singolo di Ascari, estratto dal suo album d’esordio “Italien*”, la cui uscita è prevista in primavera.
Co-firmato da Ascari e Kaballà, il brano è un inno scanzonato e nostalgico al ritorno dell’essere umano alle proprie radici acquatiche, quasi un invito a ripercorrere l’evoluzione descritta da Darwin al contrario (“Caro Darwin, torno indietro”, nda) e a ridiventare pesci, in grado di respirare nuovamente nell’acqua (“Per ricordare che una volta in acqua sapevamo respirare”, nda).
“Il testo è una metafora di come la nostra condizione quotidiana, con tutto lo stress e i problemi che comporta, ci abbia disumanizzati”, racconta Ascari. E aggiunge: “Allo stesso tempo, però, è una celebrazione di una gioia semplice e genuina, come quella di saltare su una macchina, partire e ritrovare se stessi facendo un viaggio“.
Ascari, “Me ne vado al mare”
Musicalmente parlando, “Me ne vado al mare” è una hit synth pop dal sapore vintage, patinata con suoni moderni. In particolare, il sound – che ricorda vagamente gli anni ’70 – è caldo e basato sull’intreccio di strumenti acustici rock (basso, chitarra, pianoforte e batteria) e sintetizzatori analogici. Le voci dei due cantanti formano invece un perfetto chiaro-scuro, che dà profondità al brano e ne sottolinea la dimensione corale e universale.

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.
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