Venerdì 24 marzo uscirà “DISCO DUE” (Sugar), il secondo capitolo del progetto musicale del cantautore e musicista Bais. L’album sarà disponibile su tutte le piattaforme in digitale e in versione CD.
Il titolo dell’album, “DISCO DUE” rappresenta la metà ritrovata del primo progetto dell’artista, “Diviso due” (Sugar, 2022). La sensazione di essere divisi a metà lascia spazio a una nuova visione di sé, più libera e pronta a condividere.
Il filo conduttore che lega tutti i brani è la libertà che solo il viaggio e la condivisione possono regalare.
Il mare, le onde, l’acqua, il viaggio infatti sono sempre stati elementi fondamentali per l’artista e sprigionano un senso di vera libertà ripercorrendo i vari brani dell’album.

Bais, in arrivo il nuovo album “Disco Due”, la metà ritrovata del primo progetto
Il punto di partenza per questo viaggio tra le onde del mare è una vera e propria promessa che Bais fa a chi lo ascolta: “Condivido con te anche le onde del mare”.
“Condivido con te” è il primo brano di “DISCO DUE”. Il brano, prodotto e composto da Federico Nardelli e Bais, che ne ha scritto anche il testo, racchiude la poetica che scorre in tutto l’album, la voglia di condividere e compiere un viaggio insieme.
Il secondo brano è “Venezia“, scritto da Bais e Galeffi, composto da entrambi insieme a Paolo Caruccio (in arte Fractae), che ha anche prodotto il brano insieme a Bais. Bais e Galeffi ci portano in questo viaggio su una gondola attraversando il cuore di una città, vista e raccontata con occhi diversi, cinici e ironici.
Il viaggio continua con “Crollano i palazzi“, prodotto da Bais e Fabio Grande che insieme a Matteo Cantagalli ne hanno composto la musica, il testo è scritto da Bais e Galeffi. “Quanta luce ho visto prima di vedere il buio” ci ricorda che la mancanza è necessaria per riscoprire quello che abbiamo e così anche in “Vuoto bestiale“, quarta traccia dell’album, dove la sensazione di vuoto diventa positiva se si comprende che, senza questo, non si può riempire nulla. La musica è di Francesco Gambarotto, Bais e Alessandro Raina che ne hanno curato anche il testo, il brano è stato prodotto da Bais stesso insieme a Federico Nardelli.
Bais condivide parte di questo viaggio con Laila Al Habash, in “Faccio il morto“, quinto brano di “DISCO DUE”, musica e produzione di Dario Pruneddu e Bais, testo di Bais, Galea, Laila Al Habash.
“Vita stupida“, testo di Bais e Walter Ferrari, Produzione di Mamakass e Bais e musica di Bais, Carlo Frigierio e Fabio Dalè, è la confessione dolce amara di quello che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita, “Voglio una vita normale ma come vuoi fare se non sai stare senza scappare“.
In “Tagliami le ali“, musica di Bais, Carlo Frigierio, Fabio Dalè, testo di Bais e Walter Ferrari, produzione di Mamakass e Bais, l’artista afferma quello che più vuole: “Voglio una stanza in riva al mare ho un po’ di dubbi da annegare” facendoci vivere un senso di libertà che spesso solo il mare può darci.
L’album termina con “Ricochet“, “coi sassi nelle scarpe stiamo galleggiando come ricochet“, il titolo richiama a una leggerezza quasi infantile, ricochet è il modo di chiamare il gioco che tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita, lanciare i sassi nell’acqua cercando di farlo rimbalzare il più possibile.
In ognuno dei brani emerge la spontaneità e la leggerezza con cui Bais è in grado di fotografare una sensazione o un rapporto delicato, fermandolo in musica per lasciarne una traccia dai dettagli precisi.
Tracklist
- Condivido con te
- Venezia, con Galeffi
- Crollano i palazzi
- Vuoto bestiale
- Faccio il morto, con Laila Al Habash
- Vita stupida
- Tagliami le ali
- Ricochet
Foto di Lorenzo Marzi
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”