Ballo, nome d’arte di Nicola Balestri, è lo storico bassista di Cesare Cremonini. I due iniziarono la carriera con i Lunapop, la superband che alla fine degli anni ‘90 fece irruzione nel mercato discografico con i brani 50 Special, Qualcosa di Grande, Un Giorno Migliore, brani inseriti nello storico album Squérez.
Ballo, intervistato da Il Corriere della Sera, ha ricordato l’esperienza con la band.
“Purtroppo finì male. Eravamo senza struttura, ed è questo il motivo per cui il castello di sabbia è crollato. Per dire, io ero bassista ma anche addetto alla mail. Ero l’unico ad avere un computer, e così rispondevo a tutti i messaggi che arrivavano. Il problema è sorto su questioni gestionali, ma a livello artistico andavamo d’accordo. Cesare sempre al centro, io che mi ritagliavo uno spazio perché facevo casino, e andava bene così. Mai entrati in conflitto per questioni di visibilità.”
La band si sciolse nel 2002, e da quel momento prese il via la carriera solista di Cesare Cremonini, sempre accompagnato dall’amico Ballo.
Ballo, tra Cesare Cremonini e i Lunapop
“Nel 1999 scappai di casa per andare a suonare con i Lùnapop, che mi avevano chiamato a sostituire il loro bassista. Fu la prima apparizione pubblica. Uscii di casa fischiettando e tornai a Bologna due giorni dopo. Da quel momento fu una ribellione costante e quotidiana. Mollai anche la scuola.
La mia vita si fermò e venne sostituita dalla mia esistenza nei Lùnapop. Negli anni mi sono ripreso i pezzetti lasciati indietro, perché dai 16 ai 21 non ho avuto un giorno libero. Ma è stata una tempesta perfetta.”
Ballo, poi, parla della bocciatura dal Festival di Sanremo 2000.
“Nel 2000, coi Lùnapop, ricevemmo una bocciatura peggiore di un trauma scolastico. Era il momento di 50 special, e noi ci presentammo con un brano lento, una ballad come ce n’erano tante in “…Squérez?”. All’audizione, negli studi Rai, ci stroncarono. Ce ne dissero di tutti i colori e ci lasciarono fuori. Probabilmente si aspettavano da noi una 51 special, qualcosa di molto simile al successo del ’99. Quel rifiuto ci segnò. Abbiamo retto l’impatto perché eravamo giovani e leggeri. La canzone è ancora una traccia inedita, non posso dire di più”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.