PANOPTICON è il nuovo album di CALEYDO e BASSI MAESTRO, uscito venerdì 17 ottobre su tutte le piattaforme digitali per Double Trouble / EMI Records.
Due generazioni, due percorsi differenti ma uniti dalla stessa visione della realtà che li circonda e dalla stessa necessità di unire tecnica e contenuto all’interno della propria musica. Nasce da questo incontro “PANOPTICON”, il cui titolo si ispira al concetto di panopticon, la prigione ideale teorizzata da Jeremy Bentham e ripresa da George Orwell in 1984: un luogo di controllo invisibile e costante, metafora di una società in cui ogni gesto è osservato e giudicato. Nel mondo contemporaneo, fatto di social network, algoritmi, telecamere e sovraesposizione digitale, il panopticon non è più solo un concetto astratto, ma una realtà diffusa e interiorizzata. è il senso di essere osservati in ogni momento, la pressione di un giudizio costante, la sensazione di vivere in una prigione invisibile che segna la nostra quotidianità e condiziona le nostre scelte.
È questo sguardo lucido e implacabile che attraversa le 10 tracce dell’album: un filo rosso fatto di critica sociale, introspezione e osservazione esterna.
A firmare i testi è CALEYDO, rapper e cantautore vicentino capace di muoversi tra visioni personali e narrazioni universali. Non si tratta di storie street, ma di un racconto che sviscera alcuni dei tratti del mondo medio borghese, spesso ignorato dalla musica rap, eppure pieno di contraddizioni, pressioni e fragilità. CALEYDO assume lo sguardo del testimone: descrive senza giudicare, mette in evidenza e lascia all’ascoltatore la libertà di interpretare.
Alla regia sonora c’è invece BASSI MAESTRO, uno degli artisti più influenti della scena rap italiana, che ha guidato l’impianto musicale del progetto. Il risultato è un sound che fonde sample del repertorio passato e contemporaneo con l’intervento di musicisti dal vivo, creando un equilibrio tra ricerca e tradizione e un’incredibile coesione sonora al disco. L’album guarda al cantautorato italiano nelle sue diverse epoche, con atmosfere che richiamano gli anni ’70 e ’80 ma restano fortemente ancorate all’attualità dei testi.
Il contrasto tra presente e passato genera un affascinante senso di spaesamento: beat moderni che dialogano con sonorità vintage, linee cantautorali che si intrecciano con la metrica rap. L’album si apre con un’intro che presenta la dualità delle sue anime ‐ tecnica hip hop e lirica ‐ oltre ad alcune delle tematiche cardine su cui accende i riflettori, per chiudersi con un monologo inedito del comico Eleazaro Rossi, a suggellare l’approccio ironico e disincantato al reale.
Dentro PANOPTICON trovano spazio molteplici prospettive: c’è l’urgenza di sensibilizzare il pubblico ai testi politici, spingendo a prendere parte attiva alle cause che attraversano la quotidianità; c’è il ricordo intimo dei luoghi che hanno segnato l’adolescenza dell’artista, raccontato in “Quella Via”, brano a cui Caleydo affida il racconto delle sue prime volte; c’è la riflessione sulla libertà di “La grande città”, costruita intorno al campionamento di Liberi di Lucio Dalla; e ancora, la descrizione di una realtà di quartiere, quella del bar e dei suoi frequentatori, un microcosmo popolare che sembra destinato a scomparire. Non manca l’ammonimento a non lasciarsi incantare da ciò che non è reale, a non innamorarsi di illusioni.
Il tutto è affrontato con un immaginario denso, visivo, passato sotto ad una lente fortemente cinematografica: i testi di Caleydo sono narrazioni che si muovono come sequenze di un film, tra freestyle che svelano paranoie e critiche sociali, immagini vivide e allegorie in cui le persone si trasformano in “animali”, i cui vizi assumono tratti bestiali. A sostenere e amplificare questo immaginario ci sono le produzioni di Bassi Maestro, che con la loro potenza evocativa creano il giusto spazio e atmosfera, esaltando la profondità lirica e trasformando ogni brano in un quadro sonoro dal forte impatto emotivo.
TRACKLIST
1. Panopticon
2. Quella via
3. LA GRANDE CITTA’ feat. Willie Peyote
4. Disco Club
5. I Cantautori (interlude)
6. Quattro pazzi al bar
7. Dolcevita
8. Samba della notte
9. DMT
10. La Trappola feat. Eleazaro Rossi
Foto di Francesco Colombo
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