Chanel, la popstar che riportò la Spagna ai vertici dell’Eurovision nel 2022, si schiera apertamente contro la partecipazione di Israele al contest 2026.
Durante un’intervista al programma spagnolo No Somos Nadie, l’artista – diventata celebre in tutta Europa grazie alla hit SloMo – ha espresso chiaramente la propria opinione:
“A essere sincera, non sono favorevole alla partecipazione di Israele all’Eurovision.”
Alla domanda del giornalista, che le chiedeva se preferisse che Israele fosse escluso, Chanel ha ribadito senza esitazioni:
“Sì, esattamente. È proprio quello che ho appena detto.”
Il dibattito sulla presenza di Israele all’Eurovision Song Contest 2026 si fa sempre più acceso.
European Broadcasting Union (EBU) ha infatti deciso di rinviare la votazione ufficiale sulla partecipazione del Paese, spostandola all’Assemblea Generale prevista per il 4 e 5 dicembre 2025, quando – secondo quanto dichiarato – la decisione sarà presa “alla luce della situazione internazionale” e del cessate il fuoco in corso nella Striscia di Gaza.
Nel frattempo, la RTVE, emittente pubblica spagnola, ha annunciato che non parteciperà al concorso qualora Israele venisse ammesso alla competizione.
Una posizione durissima e senza precedenti per un Paese appartenente ai cosiddetti “Big 5” (insieme a Italia, Francia, Germania e Regno Unito), ovvero le nazioni fondatrici che accedono direttamente alla finale del contest.
Anche altri Paesi europei – tra cui Irlanda, Islanda, Paesi Bassi e Slovenia – hanno espresso lo stesso orientamento, sostenendo il boicottaggio e schierandosi con artisti e organizzazioni che chiedono l’esclusione di Israele dal concorso.
Chanel, che nel 2022 aveva riportato la Spagna sul podio dopo quasi trent’anni, è uno dei tanti artisti eurovisivi a prendere una posizione così esplicita, dando voce a una parte del mondo musicale che chiede coerenza e responsabilità.
Resta ora da capire se la EBU sceglierà di confermare la partecipazione di Israele o se, sotto la pressione del boicottaggio, opterà per una sospensione.
La decisione definitiva è attesa per il 5 dicembre 2025, durante la riunione generale dell’EBU, dove verranno valutate le posizioni dei Paesi membri e le eventuali conseguenze di un’assenza di massa.
Fino ad allora, l’Eurovision 2026 si annuncia come una delle edizioni più controverse della sua storia, sospesa tra musica, politica e libertà di espressione.

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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