Claudio Gnut.
La musica italiana è un mondo che ha fornito nell’arco degli anni una vasta gamma di gemme tra cantanti, performer e cantautori, di cui abbiamo ricche biografie nel nostro sito. Ciascuno riconoscibile per stile e scrittura, con capacità compositive uniche nel proprio genere. Un settore, quello discografico italiano che annovera tra le sue fila firme prestigiose e volti meno noti ma ugualmente interessanti. A questa seconda categoria appartiene il profilo di Claudio Domestico, in arte Claudio Gnut. Un cantautore di origini partenopee che andiamo ad approfondire in questo focus dedicato.
Claudio Domestico, in arte Gnut
Claudio Domestico, in arte Gnut, è molto di più di un semplice cantautore; questa definizione, infatti starebbe piuttosto stretta a quella che è una figura polivalente in ambito espressivo artistico. Questi è musicista, viaggiatore, chitarrista e cosa davvero importante autodidatta. Tutto ciò che Claudio ha imparato durante il proprio percorso verso l’affermazione nel palcoscenico musicale partenopeo è farina del proprio sacco. Frutto di tanto lavoro, di ricerca artistica, e disciplina e dedizione verso la composizione sonora e testuale. Gli esordi di Domestico risalgono a diversi anni fa, quando 14enne, prese in mano una chitarra ed iniziò a strimpellare le prime note. “Gnut” è l’ultimo progetto musicale che l’artista in questione ha sviluppato per consacrare un percorso di carriera musicale giunto alla piena maturazione. Claudio stesso, ha definito Gnut come una sorta di album fotografico che immortala gli step più importanti compiuti nel corso degli anni fino ad oggi.
La musica di Claudio Domestico Gnut
Ogni artista diventa riconoscibile tramite la musica che sviluppa e porta a conoscenza del target di riferimento. Che siano giovani o meno giovani, pubblico italiano o anche straniero, poco importa: ciò che rende speciale la musica di un cantante o cantautore come Domestico è la capacità di rendere ciò che fa universale. Egli definisce la propria composizione musicale “autobiografica”: folk, melodico, blues e molti altri generi e stili arricchiscono la proposta autoriale di Claudio. Una commistione di tradizione e contemporaneità dove le note diventano elementi di unione di passato e presente. La crescita di Gnut è stata possibile come detto sopra da autodidatta. Un aspetto particolare, poiché tutto ciò che questo musicista e cantante ha imparato lo ha fatto tramite l’esperienza e la condivisione con altri artisti di calibro. L’interfacciarsi con essi, ha reso possibile la maturazione attuale di Domestico, che non ha mai imparato la musica, la lettura di spartiti e note al pari di altri profili provenienti da conservatori o scuole musicali. La sua scuola è stata la vita, la conoscenza, durante il percorso da musicista, di figure importanti di questa categoria.
“Domestico” e gli altri lavori discografici di Gnut
Tra i vari lavori discografici realizzati da Claudio troviamo oltre l’ultimo in ordine cronologico, ossia Gnut, anche “Domestico”, che prende il là proprio dal nome dell’artista partenopeo. Un lavoro, quello citato, che rappresenta davvero l’essenza di questo musicista e cantante: realizzato in modo artigianale e da girovago tra le abitazioni di vari colleghi che lo hanno ospitato tra Napoli, Milano, Parigi e non solo. Un progetto musicale che ha venduto 100 copie, spedite a coloro che avevano reso possibile la concretizzazione di questo EP nel periodo di lavorazione e produzione creativa. Uno dei lavori che Domestico ha di più a cuore, non solo perché porta il suo nome, ma perché incarna la sua interiorità. Quell’intimità, di una cucina, di uno spazio condiviso, che l’artista napoletano ha vissuto insieme ad amici e colleghi. Attimi indimenticabili, che hanno trasformato il lavoro in gioia pura e leggerezza. Ecco perché Claudio ha voluto poi omaggiare quanti hanno trasformato un progetto improvvisato in qualcosa di concreto, inviando loro le copie dell’EP.
Claudio Domestico: da giramondo al ritorno a Napoli
Ciò che ha caratterizzato profondamente la carriera di Claudio Domestico Gnut è stata l’esperienza di vari luoghi del mondo. Come detto nel paragrafo precedente, questi ha trascorso molto tempo in giro tra Parigi, Roma, Milano salvo poi fare ritorno nell’amata terra natia: Napoli. Un richiamo partenopeo troppo forte per essere ignorato. Un attaccamento alle radici che è tipico di chi nasce e cresce in questa area geografica dello stivale. La possibilità, ad un certo punto della carriera, di volare oltreoceano per gli States, rappresenta sì un rimpianto, ma al contempo è per Claudio parte della crescita fatta. E poi tornare a Napoli è pur sempre motivo di gioia, specie se dopo un giro tra culture differenti che ha arricchito la sua personalità e formazione musicale. Un ritorno non a mani vuote, ma pregne di conoscenza che solo un’esperienza simile a quella vissuta da Domestico può regalare.
I progetti futuri di Claudio Domestico
Quel che riserva il futuro è sempre un’incognita, e ance Claudio Domestico Gnut non si sottrae a tale regola. Egli stesso a più riprese ed in varie interviste ha rivelato di godersi a pieno il presente e ciò che esso gli dona giorno dopo giorno. Il semplice vedere un match della squadra del cuore col padre, o lo stare con gli amici, o ancora la condivisione musicale con altri artisti, sono per l’artista napoletano motivo di positività e speranza in un futuro prossimo roseo. Non mancano canzoni che propongono modelli di vita sani per i giovani. Non facendo il moralista ma cercando di capirne cause ed effetti, non demonizzando chi si lascia prendere dalla foga di trovare casino autorizzati da confrontare ma capire più a fondo da come si può passare, ad esempio, dallo giocare per divertirsi a un qualcosa di più serio. La tematica specifica non è propriamente toccata da Gnut, almeno per ora, ma è solo un esempio per far comprendere come i testi e le sensazioni che dà questo cantautore vadano molto nel profondo. Inoltre, egli ha annunciato di recente la pianificazione ed ultimazione di pezzi italiani rimasti in sospeso e ripresi solo di recente. Quindi una produzione che è più viva che mai, e che non si è interrotta. Semplicemente essa in pausa per accrescere le competenze ed esperienze nel campo espressivo in oggetto, per poi infondere nella completezza dei brani tutto ciò che è stato assorbito. Dai libri, dalla musica, dalla vita quotidiana, dai viaggi, dalle culture di altre città italiane ma anche estere. Ogni cosa confluirà nei prossimi progetti che si trasformeranno in EP di spessore sotto l’etichetta francese Beating Drums di Piers Faccini. Vere e proprie opere musicali, che sono un mix di poesia e canzoni, dove i testi occupano una posizione privilegiata e centrale.

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