Claudio Mozart Rispoli

Lutto nel mondo della musica e dell’intrattenimento: è morto all’età di 67 anni Claudio Rispoli, conosciuto da tutti come Mozart, uno dei dj e produttori più innovativi della storia italiana. Figura centrale nella nascita del clubbing moderno, Rispoli ha lasciato un’eredità immensa, capace di influenzare generazioni di artisti e trasformare la pista da ballo in un vero viaggio musicale.

La famiglia ha comunicato la notizia della scomparsa con un messaggio diffuso sui social:
«Questa mattina Claudio ci ha lasciato. Ringraziamo tutti per l’enorme vicinanza e l’affetto che avete espresso. Claudio ne sarà felice ovunque egli sia».
La camera ardente sarà allestita a Lugo (RA) venerdì 5 dicembre, mentre i funerali si terranno sabato 6 dicembre alle ore 10 nella Chiesa di Boncellino di Bagnacavallo, città in cui il dj viveva da molti anni.

Nato ad Ancona nel 1958, Rispoli aveva iniziato fin da bambino a studiare pianoforte presso il Conservatorio Rossini di Pesaro. Proprio dalla sua formazione classica nacque il soprannome “Mozart”:

«A 16 anni suonavo al Paradiso di Rimini e la gente ha iniziato a chiamarmi così», raccontava con ironia.

Dotato di un talento naturale per l’armonia e per la costruzione sonora, Mozart non si limitava a “mettere i dischi”: li suonava, li orchestrava, li combinava in modo pionieristico.
Il suo stile era unico: funk, soul, rock, elettronica e intuizioni creative che anticipavano i tempi.

La carriera di Rispoli comincia da adolescente nei club culto della Riviera:

  • Paradiso di Rimini
  • New Jimmy di Riccione
  • Baia degli Angeli di Gabicce, dove diventerà dj resident a fine anni ’70.

Con Daniele Baldelli contribuì a creare un linguaggio completamente nuovo, capace di trasformare la pista in un ambiente psichedelico e futurista, grazie a tagli sonori visionari e all’uso dei dischi come “strumenti” di un’unica orchestra notturna.

Negli anni Novanta Mozart è tra i fondatori dei Jestofunk e dei Double Dee, due progetti che portarono l’Italia nelle classifiche mondiali.
Con “Found Love”, Rispoli conquistò radio, club e dancefloor di tutto il mondo, confermando un talento capace di unire musica suonata e cultura dj.

Tra i tanti messaggi di cordoglio spiccano le parole di Luca De Gennaro, giornalista e storico della musica contemporanea:

«Mai nome d’arte fu più azzeccato. Claudio Rispoli era un dj che componeva musica attraverso le sue selezioni, usava i dischi come strumenti di un’orchestra, ogni dj set diventava una sinfonia. È stato un iniziatore, un innovatore, ha inventato un linguaggio, ha rappresentato l’epoca più gloriosa del clubbing».

De Gennaro ricorda anche la sua umanità:

«Ha attraversato i mondi più sotterranei e notturni con gentilezza e sorriso. Ora è lassù con Coccoluto, Trani e Knuckles».

Chi lo ha visto lavorare in consolle racconta la stessa cosa:
Claudio Rispoli era avanguardia, sensibilità e raffinatezza sonora.
Ogni sua serata era un’architettura musicale costruita con eleganza e istinto, sempre diversa, sempre visionaria.

Un maestro silenzioso, mai sopra le righe, capace di creare un linguaggio nuovo nel clubbing italiano, influenzare generazioni di dj, portare la musica dance italiana nel mondo e rimanere sempre se stesso, umano, disponibile, sorridente.

La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nella scena elettronica e in tutti coloro che hanno trovato, nei suoi dj set, un pezzo di sé.

La notte italiana perde un protagonista assoluto.
Il mondo della musica perde un talento irripetibile.

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