Coez, nel giorno della pubblicazione della nuova versione del singolo Margherita, attacca tutti e sui social riflette sull’attuale situazione della musica italiana.
“Mainstream, Regardez moi, Superbattito, L’ultima festa, Polaroid, ci metto anche Faccio un casino, c’è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più un cazzo voi.”
Un tweet in cui l’artista cita alcuni progetti che hanno letteralmente portato scompiglio nelle classifiche, dando il via a una nouvelle vague della musica italiana. Parole rafforzate da un secondo tweet.
“Pure sta roba che le canzoni d’amore sono per le “fighette” non la capirò mai vi sentite dischi pieni di minchiate che nel 90% dei casi non sono vere, almeno nelle canzoni d’amore qualcosa di vero c’è.”
Coez riflette, risponde Cosmo
Cosmo risponde alla provocazione di Coez.
“Ogni tanto pure io smadonno accendendo la radio. Credo che sia un discorso complesso. Il 2016 è stato un momento particolare, abbiamo aperto una serie di possibilità nuove nel pop italiano. Senza manco volerlo fare eh, però è successo. Quelle possibilità però non si sono aperte tanto nell’immaginazione quanto nel mercato. E dove si apre un mercato nuovo tipicamente arrivano poi tutta una serie di epigoni, imitatori, artisti che vogliono rischiare poco e ottenere anche loro una fetta di quel nuovo movimento di soldi e fama. Dal canto loro un sacco di musicisti si sono addomesticati per sfornare hit, passare in radio, diventare virali usando quei linguaggi “nuovi”. Il pubblico fa la sua parte, passando dal “mi manca il 2016” al disinteresse per qualsiasi novità o ricerca che non sia immediatamente consumabile. E i musicisti inseguono quel pubblico. Secondo me la frittata si fa così. Aggiungici poi le playlist editoriali aberranti e le rotazioni radiofoniche che sono tornate a livelli del pre-2016… Bisogna spingere e scovare le nuove leve che se ne fottono, che hanno qualcosa da dire. Non chi dice cose confezionate a puntino per fare numeroni, quella roba è già morta in partenza sec me.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
