Coez Volare significato canzoni
Il 3 dicembre è il giorno dell’attesa uscita di Volare, il nuovo album di Coez. Un progetto che sta destando parecchia curiosità anche grazie al singolo Come Nelle Canzoni, già nella Top Ten dei brani più trasmessi dalle radio italiane.
Il pezzo è ora accompagnato da un videoclip realizzato con la regia di Marco Proserpio. Quasi completamente in bianco e nero, il video è stato girato a Parigi, e vede Coez cantare solitario per le strade della capitale francese solo con un microfono.
Le strade deserte e fredde della città romantica per eccellenza regalano al brano un’atmosfera malinconica e notturna, tra ricordi del passato e sentimenti espressi a cuore aperto.
“Volare è inteso come staccarsi da terra ma non solo, vuoi vincere una guerra ma non solo. Volare è guardare su e non giù da un terrazzo, è pretendere di più, e che cazzo. È non tornare a casa dopo un concerto, non conta se ho sofferto, guarda come mi diverto. Volare è un cielo aperto, a chi mi chiede i soldi fanno la felicità, e certo.
Noi dormivamo su un letto che era un divano, lo stesso ci volavo, e scivolava la mia mano piano dentro i tuoi jeans, baby, ti chiederà chi sono solo perché è un po’ che non mi vedi. Volare è fare un tiro e guardare l’immenso, sentirsi solo un puntino nell’universo, capire che c’è un prezzo da pagare ma volare è la paura di cadere e il gusto di saltare. È ogni fratello che è volato in cielo presto, se non decolla meglio dircelo presto.
Volare è un fan che mi chiede un cinque senza foto, volare è nonostante il vuoto. È non seguire lo spartito, scolare qualche litro, let it go, let it be come i Beatles. A chi da sempre mi ha seguito, l’ha già capito, Volare è già il tuo disco preferito.”
Queste le parole di Volare Freestyle, ottima presentazione e incipit del progetto.

Coez Volare significato canzoni
Volare è il racconto in musica degli ultimi due anni e mezzo, un album scritto tra la chiusura di È Sempre Bello e la pandemia.
L’album, il sesto del cantautore, si caratterizza per lo stile onesto, senza filtri e che parla a tutti nel suo essere personale ed emotivo, suo marchio di fabbrica che lo ha reso unico nel panorama musicale italiano.
In 13 tracce Coez accompagna l’ascoltatore in un percorso fatto di immagini della vita quotidiana, paesaggi urbani, metropolitane, marciapiedi, quartieri, riferimenti alla cultura pop, ma anche di cieli, orizzonti da guardare dai balconi, nuvole che accompagnano i sogni, i ricordi e le malinconie.
Nel disco, diverse sono le tracce più intime e ideali per lasciarsi cullare e trasportare, come Fra Le Nuvole, Occhi Rossi, Margherita e Faccia da Rapina.
Contemporaneamente, per questo nuovo lavoro, Coez si affianca ad alcuni amici della scena rap e urban italiana come Neffa (Cerchi Con Il Fumo), Salmo e Massimo Pericolo (Crack), Guè e Gemitaiz (Sesso e Droga), Noyz Narcos (Ol’ Dirty) e il collettivo Brokenspeakers (Casse Rotte), a dimostrare che Coez non è solo l’artista che spesso si cela dietro ai grandi ritornelli, come ha dimostrato anche nelle collaborazioni a cui ha partecipato negli ultimi due anni, ma ancora un rapper che si è fatto strada grazie alle sue barre e freestyle.
La produzione artistica di Volare è affidata a Sine, già al fianco di Coez in Faccio Un Casino, e altri produttori tra i più noti della scena urban italian, tra cui Ford78, Dirt O’ Malley, Marz, Zef, oltre che Marco Azara, Ceri e Valerio Smordoni, regalando un tocco variegato e poliedrico al progetto discografico.
I brani di Volare racchiudono tutto il percorso musicale di Coez dagli esordi a oggi, un viaggio a tappe che ripercorre canzoni e riferimenti che hanno formato il cantautore nel corso degli anni.
Mio fratello è figlio unico, brano di Rino Gaetano che ha segnato l’infanzia del cantautore, compare con un sample in Fra le nuvole, così come un omaggio all’outro di Born slippy degli Underworld, brano cult della colonna sonora di Trainspotting, è evidente nel finale di Faccia da rapina, a chiusura del disco.
Non solo influenze musicali, infatti, in Volare sono presenti anche richiami a film che hanno influenzato Coez, a partire da Pulp Fiction e L’odio, entrambi ripresi in Crack attraverso famose citazioni dei film.
Infine, il cantautore ha voluto ricordare le proprie origini e influenze musicali dei primi anni, a partire da Wu-Tang, che dà il nome al brano che apre Volare e la presenza dei Brokenspeakers, collettivo romano nato nel 2006 di cui Coez ha fatto parte prima del successo come solista e che ha segnato la storia del rap in Italia.
Coez si conferma essere il cantautore di nuova generazione per eccellenza, con 12 anni di carriera alle spalle, ma che ancora oggi spicca per il suo non uniformarsi, non ripetersi, riuscire a stupire.
Il suo stile e la sua scrittura sono sempre attuali, riuscendo a trovare uno spazio unico nel panorama musicale italiano, in cui le sue frasi vengono riascoltate, ripetute, riprese dai social in modo costante, con post che in breve tempo diventano virali.
La ripetizione di claim “alla Andy Warhol“, la semplicità e l’onestà spiazzante nel descrivere la realtà quotidiana, sono diventati il marchio di fabbrica di un cantautore che riesce con i suoi testi a parlare a tutti e a raccontare storie universali.

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
📢 Segui iMusicFun su Google News: 
            
                Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
            
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.

 
                            