David Guetta, “Baby Don’t Hurt Me”, la prima hit dell’estate 2023

A 30 anni dall’uscita di ‘What is love‘ di Haddaway, il 1993 torna prepotente nel 2023 e continua farci ballare come allora; succede con il nuovo singolo di David Guetta ‘Baby Don’t Hurt Me’, un’altra hit dance del Dj produttore francese caratterizzata dai featuring vocali di Anne-Marie e Coi Leray che in poche settimane ha raggiunto in Italia la Top 10 in radio, la Top 50 su Spotify Italia e la top 10 su Shazam.

Il titolo stesso del brano rimanda automaticamente al sample portante del brano del successo degli  anni ’90, un successo di tre decenni che è stato al n.1 della classifica ufficiali e per tre settimane consecutive in Italia e in altri 13 Paesi e da allora scalda le notti sulle piste delle discoteche italiane e internazionali e fa ballare intere generazioni e, con questa nuova versione sanciste l’inizio dell’estate.

David Guetta, “Baby Don’t Hurt Me”, la prima hit dell’estate 2023

Un sample così iconico, rivisitato dalla magistrale produzione di David Guetta, è capace di generare un effetto nostalgico e allo stesso tempo euforico per gli ascoltatori, in tutti i dancefloor, nei viaggi in auto, durante gli allenamenti… ovunque! Tanto che il brano è già nella top15 nella classifica radio italiana  e ai vertici delle classifiche global mondiali.

Dopo esser stato nominato ‘Producer of the year’ ai BRITs e aver raggiunto le vette della top100 di DJ Mag posizionandosi al #1 dei DJ , David è prossimo a raggiungere il traguardo dei 40 miliardi di streams globali. 

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”