David Johansen, addio all’iconico frontman dei New York Dolls e pioniere del punk

David Johansen, storico leader dei New York Dolls e figura chiave del punk rock, si è spento all’età di 75 anni. L’annuncio è stato confermato da un portavoce, che ha dichiarato che il cantante si trovava nella sua casa di New York, circondato dalla moglie Mara Hennessey e dalla figlia Leah. Da tempo lottava contro un cancro al quarto stadio e un tumore al cervello.

Nato a New York, David Johansen ha rivoluzionato la scena musicale con i New York Dolls nei primi anni ’70, dando vita a un sound che mescolava glam rock e proto punk. Con Johnny Thunders e Sylvain Sylvain, la band ha inciso album fondamentali come New York Dolls (1973) e Too Much Too Soon (1974), influenzando profondamente il punk britannico ed artisti come i Sex Pistols.

Nonostante le recensioni entusiastiche, i Dolls non riuscirono a ottenere un successo commerciale duraturo e si sciolsero nel 1976, proprio all’alba dell’era punk. Johansen intraprese una carriera solista e negli anni ’80 divenne celebre con l’alter ego Buster Poindexter, con cui ottenne successo con la hit Hot Hot Hot. Parallelamente, si affermò come attore, recitando in film come S.O.S. fantasmi e Let It Ride.

Negli ultimi anni, Johansen ha mantenuto vivo il suo spirito artistico con esibizioni e progetti documentaristici, come Personality Crisis: One Night Only del 2020. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per il rock, lasciando un’eredità indelebile nella storia della musica.

Il mondo della musica e i fan lo ricordano come un artista visionario e anticonformista, capace di abbattere barriere e di ispirare intere generazioni.

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