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I Delicatoni presentano il loro omonimo album d’esordio

I Delicatoni – progetto musicale formato da Antonio Bettini, Smilian Cibin, Giorgio Manzardo e Claudio Murru – sono pronti per presentare live il loro omonimo album d’esordio, già disponibile in tutte le piattaforme di streaming e download.

Se l’album è stato giudicato dalla critica una musica che è al contempo orchestrale ed elettronica, acustica e digitale, tradizionale e sperimentale, semplice ed elaborata, italiana e internazionale, i loro live sono un ulteriore passo avanti, una diversa prospettiva della strada multi-sfaccettata dei Delicatoni: una strada che parte dalla musica per arrivare ai live, passando dall’arte (la copertina del disco è un quadro del giovane artista Leonardo De Vito, nda) e dal cinema.

Dopo i concerti di Milano e Roma la band è pronta per una nuova sessione live. Sul palco: due chitarre, un basso, un batterista, un percussionista, un trio d’archi, un sassofono, una sezione sintetizzatori ed effettistica e una voce.

Ecco le date.

28 ottobre a VICENZA – Totem
24 novembre a MILANO – TBA
6 gennaio a SANTA MARIA A VICO (CE) – Smav
27 gennaio a BOLOGNA – Mercato Sonato
28 gennaio a FERRARA – Officina MECA

Il sound dei Delicatoni

Tentando di ricontestualizzare la bellezza dell’antica città in cui è nato il progetto, ovvero Vicenza, i Delicatoni vogliono comunicare un nuovo senso di italianità e di mascolinità: romantico, emotivo ed intensamente delicato.

Le loro sonorità eterogenee e multi-timbriche rispecchiano inoltre le diverse origini e influenze dei componenti della band. Di fatto, quella dei Delicatoni è una musica corale nella quale si ritrovano atmosfere psych-pop, jazz e noir, ma anche il cantautorato italiano fuso ad elementi elettronici e dance, così come un utilizzo degli archi tipico della musica leggera italiana, ma anche dell’R&B e del soul di matrice americana

I testi spaziano invece dal lirismo sentimentale a narrative incentrate sul senso di collettività e condivisione. Ed ecco che nell’ascolto del disco l’alternanza tra brani strumentali e brani cantati diventa determinante. Le atmosfere contrastanti che ne scaturiscono offrono infatti all’ascoltatore la possibilità di fare un viaggio sonoro tutt’altro che scontato, bensì fresco e delicato.

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