Elio Cipri Simone Zani

La notizia della scomparsa di Elio Cipri mi ha profondamente colpito. Purtroppo da tempo ero a conoscenza delle sue condizioni di salute, ma la speranza è l’anima dei lottatori, di chi non si arrende e il caro Cipressi non aveva proprio intenzione di darla vinta a un nemico invisibile quanto tremendo.

Conoscevo Elio da una ventina d’anni. Io, giovane cronista appassionato di musica, lui grande saggio sempre attento a dispensare ricordi e consigli.

Ci incontrammo per la prima volta a Sanremo, la Città della Musica, quel luogo che per tutti gli appassionati significa vita, speranza per il futuro, consapevolezza della difficoltà e della bellezza di chi lavora in quest’ambito.

L’ultima volta che parlai con lui al telefono era una fredda mattina di qualche settimana fa, per l’esattezza il 6 dicembre. Commentammo il cast del Festival, ricordammo alcuni aneddoti e fissammo un appuntamento per febbraio 2023 nella hall dell’hotel Londra per una bella chiacchierata della nostre.

Entrambi sapevamo che con tutta probabilità l’appuntamento sarebbe stato solo mentale e metafisico. L’incontro tra le anime di persone connesse per la vita con una passione vera, sincera, unica, incondizionata.

Ho avuto il piacere di lavorare con Elio a Radio Italia Anni ’60 Roma. Uno dei periodi professionalmente e personalmente più belli e appaganti. Cipri stava collaborando con l’Editore Patrizio Polifroni a Radio Top Italia, un nuovo progetto al quale teneva moltissimo e del quale parlava con quell’entusiasmo che era parte integrante di ogni suo attimo.

Conservo nel cuore tanti, tantissimi momenti con Elio. I racconti, gli aneddoti, ma non potrò mai dimenticare il suo sorriso. Lo sguardo felice, nostalgico, ma mai malinconico di un uomo sincero, vero, che aveva realmente costruito il mercato musicale e discografico del nostro paese, ma che non lo faceva pesare.

Un uomo umile, che amava parlare di sé solo per raccontare la storia del suo lavoro e che si illuminava ogniqualvolta si nominavano i figli Cecilia (Syria) e Giorgio. L’ultima volta ci incontrammo a Roma il 26 maggio scorso, in occasione del decimo anniversario di Comunicazione Globale Promotion, l’agenzia di comunicazione creata dal figlio Giorgio Cipressi e nella quale lavora anche la nipote Sofia.

Nei suoi occhi riuscii a scorgere la felicità di aver creato vita, amore e passione. L’orgoglio di aver trasmesso l’idea che il lavoro può essere una soddisfazione personale da condividere con le persone più care.

Non è stato facile scrivere queste righe, soprattutto al termine di un anno complicato sotto tanti, troppi punti di vista.

Elio Cipri non c’è più, ma resteranno sempre la sua anima e la sua essenza d’artista a servizio dell’arte. Patrizio Polifroni, editore di Radio Top Italia, in un post sui social ha scritto che lo studio delle dirette dell’emittente porterà il suo nome. Un importante riconoscimento per un professionista esemplare e per un uomo che ha saputo sognare e far sognare.

Ciao Elio, grazie.

Simone Zani

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.