Elisa Tina Turner

Elisa con un post ricorda Tina Turner, con la quale collaborò alla realizzazione del brano Teach me again, per il film corale All the Invisible Children, presentato fuori concorso il 1º settembre 2005 al 62º Festival del Cinema di Venezia e uscito ufficialmente in Italia il 1º marzo 2006.

I proventi ricavati dalla vendita del singolo vengono devoluti a progetti dell’Unicef per combattere la malnutrizione infantile in Africa.

Elisa ricorda Tina Turner

Grande Tina,

ricordo sempre la tua dolcezza.

Con me sei stata gentile e professionale e da subito ho

letto nei tuoi occhi un profondo orgoglio e rispetto per me che ero una giovane compositrice e produttrice che si era imbattuta nel miracolo di incontrarti ed essere in uno studio con te.

In quella giornata a Zurigo, davanti al lago, eri come una

fata del rock’n’roll. Con le tue ballerine tigrate ai piedi e le tue gambe sempre bellissime fasciate nei fuseaux neri lucidi.

Hai cantato la canzone che avevo scritto per noi, in

mezz’ora avevi finito. Umile come pochi. Una forza della natura, nessun autotune e nessun effetto. Tu e la tua aura.

Accendevi ogni parola e ogni nota, le infiammavi. Come una

leonessa. Una forza gentile, però. Saggia. Materna. Una protettrice.

Io ero poco conosciuta all’estero, non avevo nessun team di

discografici e manager internazionali a sponsorizzarmi, e avevo appena fatto un disco prodotto da Glen Ballard, ma in cui per l’ennesima volta non ero scesa a nessun compromesso e avevo fatto quello che sentivo e basta, affrontandone le conseguenze nel bene e nel male come sempre.

Caterina aveva fatto in modo che ti arrivasse il mio demo.

Tu eri lì perché ti era piaciuta la canzone, e credevi in

quel progetto. Il nostro duetto è nato in totale libertà artistica.

Mi hai detto che eri felice di vedere giovani donne come me

scriversi le canzoni e arrangiarsele e prodursele da sole. Mi hai detto che era un passo in avanti, che quando eri giovane tu, questo non esisteva perché eratutto in mano agli uomini.

Ci sono tanti tipi di violenza, e tutti lasciano dei segni.

Ma anche la gentilezza, la dolcezza, accompagnate dalla determinazione, lasciano un’eredità.

Lasciano un bene.

Tu lasci un bene grande.

Grazie per aver creduto in me.

Grazie per la gentilezza e la dolcezza.

TVB per sempre.

R.I.P.

Eli”

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