Anche per Mahmood ha preso il via l’Eurovision 2022. Il cantautore, già all’ESC 2019 di Tel Aviv, ha provato per la prima volta sul palco del Pala Olimpico di Torino, ma senza Blanco, che questa sera sarà impegnato in concerto a Firenze.
“Soddisfatto della prova? Per ora direi solo al 60%… Ci sono diverse cose da mettere a punto! L’outfit? Ancora non si può dire nulla…”
Mahmood, ieri sera sul palco per un evento a Madrid, si è presentato in Sala Stampa visibilmente provato, con un paio di occhiali da sole con una montatura bianca.
“Arrivo direttamente da Madrid, ho dormito solo due ore e le mie energie oggi sono al limite, ma sono pronto e concentrato per questa nuova esperienza.”
Visto il recente concerto di Madrid e il successo che Mahmood ha ottenuto negli ultimi anni in Spagna, è lecito chiedere se è in programma la traduzione di Brividi in spagnolo.
“No, per il momento no.”
Un passo indietro e un ricordo dell’Eurovision 2019 nel quale Mahmood si è piazzato al secondo posto con Soldi.
“L’Eurovision di Tel Aviv mi ha dato la possibilità di far conoscere la mia musica e la mia storia in Europa, iniziando poi anche una tournée che mi ha portato in diversi paesi. Un’esperienza indimenticabile.
Suonare in Europa è incredibile. All’Eurovision io non sento la competizione, ma mi concentro sulla performance. Sul palco mi sento libero e mi diverto.”
Eurovision 2022, Mahmood in conferenza stampa dopo la prima prova
“Nelle canzoni che scrivo e che canto porto la mia storia, quello che sono. Quando canto le mie canzoni, sento il bisogno di godermi il momento.“
Mahmood parla, poi, della differenza tra cantare da solo e in coppia.
“Non si possono comparare le due edizioni. Nel 2019 raccontavo una storia, la mia storia. Quest’anno porto un altro tipo di messaggio. E’ una nuova esperienza, soprattutto perché canto con Blanco. Ogni volta che mi incontro con lui imparo qualcosa di nuovo.
La canzone è nata insieme a Michelangelo, il producer di Blanco. Ognuno di noi ha scritto una parte e poi ci siamo trovati in studio.
E’ incredibile come io e lui, pur essendo di due generazioni diffenri, abbiamo lo stesso punto di vista su certi argomenti. La frase chiave della canzone è “Ti vorrei amare, ma sbaglio sempre.”
La nostra scrittura è sempre naturale e il brano è un inno alla vulnerabilità, alla libertà, alla vita. Non è facile esprimere quello che si prova.
Una nuova collaborazione con Blanco? Sarebbe bello, ma al momento siamo entrambi impegnati in tour… Non abbiamo molto tempo…”
Una domanda, poi, legata alle parole dei Maneskin contro Putin sul palco del Coachella.
“Non deve essere una competizione tra chi fa di più e chi di meno. E’ giusto supportare chi subisce questa situazione e io l’ho fatto e lo sto facendo, ma non c’è una gara.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
