Diodato, che avrebbe dovuto rappresentare l’Italia all’Eurovision 2020 di Rotterdam, poi cancellato a causa della pandemia, sarà invece sul palco del Pala Olimpico di Torino, portando un messaggio di condivisione sulle note di Fai Rumore, il brano che due anni fa gli permise di vincere il Festival di Sanremo.
“Semplicemente sono molto contento di essere qui, sono felice di partecipare a una delle manifestazioni più seguite al mondo. Sono felice di vivere un momento di cosi forte condivisione.
Le sensazioni che sto provando in queste ore a Torino sono piacevoli e intense. C’e una bella festa consapevole e colorata. E’ bello vedere cosi tanta gente entusiasta. Poi… è bello essere qui da ospiti. Non sono un tipo competitivo e vivere cosi quest’esperienza… mi piace.”
Fai Rumore, grazie anche all’esibizione all’Arena di Verona nel maggio del 2020 in occasione di Europe Shine a Light, è diventata iconica e la presenza sul palco di Torino ha una valenza speciale.
“Vedo questa partecipazione come la chiusura di un cerchio dopo due anni cosi intensi e difficili. Portare qui Fai Rumore è un modo per concludere un percorso e andare avanti. Provo tanto amore per questa canzone, ma sto lavorando su altri brani.
La performance darà l’idea di un viaggio, un racconto che si sviluppa. Una narrazione che appartiene a me, ma anche a tanti altri. Una vicenda che parte da un momento di isolamento e che prosegue con un messaggio di forte condivisione, che sul palco sarà rappresentato da un quadro in cui emerge grande fisicità, grazie alla presenza dei ballerini, che trasmettono la voglia di calore, di tornare a vivere.
Questa canzone cantata davanti a migliaia di persone cambia ancora una volta il suo vestito, pur restando un canto di liberazione, un invito ad abbattere il silenzio che in questo lungo periodo c’e stato imposto.”
Un pensiero, poi, su quello che sta accadendo a Torino, primo momento di normalità per la musica dopo due anni tremendi.
“Sono passato per l’Eurovillage e ho vissuto un momento di liberazione. Partecipare a un evento come questo è importante anche per l’anima.”
Eurovision 2022, parla Diodato
Diodato, ora, sta lavorando a nuova musica, che vedrà la luce a breve e inoltre, grazie al successo internazionale di Fai Rumore, porterà la sua musica in tour in Europa.
“Sono in studio a registrare nuove canzoni. Sono contento di quello che sta venendo fuori, sono felice. Non amo passare troppo tempo in studio, ma ora avevo proprio bisogno di isolarmi e mettere a frutto tutto quello che ho vissuto in questi due anni pazzeschi. Sto lavorando a un nuovo album e non ci sarà da attendere tantissimo.
In autunno ci sarà anche un tour europeo, in cui toccherò le più importanti città europee, un modo per rimettermi in connessione con tutto quello che mi ha portato a fare musica. Poter condividere la mia musica all’estero per me rappresenta un privilegio.
Mi sento molto fortunato. Ho scelto io questo lavoro e ho provato a vivere di questo e ce l’ho fatta. La musica mi ha insegnato che nei momenti di difficolta si apre una possibilità perché la vita ti mostra qualcosa di diverso, un nuovo punto di vista da apprezzare e cogliere.”
Un pensiero sull’Eurovision Song Contest
Diodato, poi, si concentra sull’Eurovision in partenza questa sera e sui suoi favoriti.
“Ho sentito la performance del gruppo ucraino. Ci sono elementi interessanti, anche se distante dal mio genere e da ciò che ascolto. C’e una forza legata a tutto quello che sta accadendo e ci sono diversi elementi che potrebbero funzionare.
Un brano che mescola del folklore e rap, anche con degli elementi melodici che bucano! Uno dei pezzi più forti, anche se non si capisce quello che il gruppo canta. Credo arriveranno in alto!
Tutti stiamo condividendo un messaggio di pace. La musica è portatrice di messaggi. Tutto ha un peso specifico importante. Oggi noto che la gioia di stare insieme è ancora più consapevole.”
Un pensiero, poi, su Brividi.
“E’ un pezzo fortissimo! Io, poi, sono fan di Mahmood e Blanco! Ci siamo incontrati prima delle prove e sento in loro una grande tensione emotiva. Questo brano ha avuto tanto successo e il rischio era sottovalutare l’impegno, invece li vedo molto attenti e consapevoli.
Veniamo da una vittoria italiana ed e difficile ripetersi, ma secondo me loro faranno una gran bella figura perché sono due bravissimi artisti.”
Franca, moglie di Domenico Modugno, per Diodato ha sempre parole di grande stima.
“Domenico Modugno è sempre stato un modello per la potenza della scrittura e per il modo di esprimere gioia fisica. Uno degli artisti italiani più importanti del mondo, apprezzato anche da chi non capiva quello che cantava. Lui è un punto di riferimento. Io come lui voglio solo cantare in italiano, perlomeno per ora. Fai Rumore è una canzone che ha una forza perché cantata in italiano. Si è creato un collegamento interiore e profondo. Una canzone che ha creato ponti con altri esseri umani al di la della lingua.
Nel backstage ho abbracciato la concorrente armena che conosce le mie canzoni grazie a Fai Rumore. Con questo brano ho raggiunto la parte più profonda di altre persone solo con la forza della musica.”
Il Primo Maggio di Taranto
Durante l’incontro con la stampa Diodato ha parlato anche del Primo Maggio di Taranto, da lui organizzato insieme a Michele Riondino e Roy Paci.
“L’ennesima giornata pazzesca! Da anni viviamo questa sensazione a Taranto. E’ bellissimo, gli artisti ci danno una mano ad accendere un riflettore su una situazione inaccettabile in un paese civile. Per me è un onore, è bello vivere qualcosa di storico. Un evento organizzato davvero dal basso. Chiunque viene a Taranto è colpito dalla verità. I temi che portiamo sul palco sono la chiave di questa manifestazione che non è solo musicale. La musica ci serve per denunciare, per lanciare dei messaggi e creare una visione alternativa del mondo.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.