Da anni la Spagna prova a vincere l’Eurovision e, anche se quest’anno l’impresa, appare non troppo semplice, non è impossibile pensare a un 2023 in terra iberica.
La Spagna non organizza la kermesse dal 1969, quando il contest fu organizzato al Teatro Real di Madrid, capitale della Spagna franchista.
Due le vittorie, ma molto lontane nel tempo, datate 1968 (Massiel) e 1969 (Salomè).
L’ultima top 5 risale al 1995, quando Anabel Conde si classificò seconda, con la sua canzone Vuelve conmigo.
Eurofans! Dissabte pel matí, platja; al migdia, paelleta; per la nit, #Eurovision 🎶
— Joan Ribó (@joanribo) May 6, 2022
Què vos sembla el pla per a 2023?
🎙 Si Chanel guanya proposaré formalment #València perquè siga la ciutat que aculla la pròxima edició.
És una qüestió de voluntat, no monetary😏#EuroValència pic.twitter.com/6nQ0DQcLnO
Eurovision 2023, la Spagna pronta a organizzare la kermesse
Nel caso in cui a vincere al Pala Olimpico fosse Chanel, con la ritmata Slo Mo, la città di Valencia sarebbe pronta a organizzare la kermesse.
Il sindaco Joan Ribó ne ha parlato su Twitter proponendo un modello decisamente interessante.
Spiaggia al mattino, un buon piatto di paella a mezzogiorno e la trasmissione dell’Eurovision la sera.
Valencia avrebbe realmente la possibilità di ospitare la kermesse?
Valencia ha tre sedi al coperto nelle città, il più grande è il Font de Sant Lluís, tempio del basket, che può ospitare fino a 9’000 spettatori.
Inoltre anche l’aeroporto di Valencia è vicino alla città, quindi in termini di trasporti la città pare avere i requisiti, così come per i posti letto.
L’ultima prova di Chanel sul palco è stata veramente eccellente e le possibilità di ottenere un buon piazzamento ci sono tutte.
Nel caso in cui, poi, dovesse trionfare la Kalush Orchestra, rappresentanti dell’Ucraina, Valencia e la Spagna avrebbero un’opportunità… In contrasto con il Regno Unito, che sta puntando forte e percorrerà ogni strada per organizzare l’Eurovision 2023.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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