Intervista a Emanuele Betti, vice presidente di OGAE Italy. 45 anni, attualmente vive a Londra e lavora come capo chef in un locale italiano.
Eurovision 2024, intervista a Emanuele Betti, vice presidente OGAE Italy
Quando nasce la tua passione per ESC?
La mia passione per Esc nasce quando nel ’97 i Jalisse hanno partecipato. Nel 2011 ho deciso di seguire Eurovision perché conoscevo Raphael Gualazzi dai tempi dei Boy-Scout, e ho cominciato ad appassionarmi alla dinamica del contest e alle emozioni della gara.
Come mai questa scelta di candidarti (e diventare) vicepresidente di Ogae Italy?
Le dimissioni del precedente direttivo sono arrivate a sorpresa e siccome ero il promotore del
cambiamento dello statuto, mi hanno chiesto di portare avanti questi cambiamenti “dall’altra parte
della barricata!”
Come mai hai proposto dei cambiamenti allo statuto?
Questo cambio e la possibile iscrizione ad un registro unico delle associazioni, potrebbe farci
diventare più strutturati e portare dei vantaggi economici, sia in termini di possibili benefici fiscali
sia per accedere a dei bandi.
Qual è la tua visione di Ogae in Italia nei prossimi anni?
Ogae Italy sta crescendo in termini di popolarità, di pari passo con l’aumento di popolarità di Eurovision.
Il nostro impegno è sicuramente quello di aumentare il numero dei soci, diffondendo la conoscenza
delle nostre attività anche all’esterno del Gruppo. Non è solo un “male italiano”: la caratteristica di
molti Ogae europei è quella di rimanere un gruppo dove ci si conosce tutti e dove ci sono forti
legami di amicizia, ma questo potrebbe diventare un limite, se vuoi anche economico visto che
vengono attivati meno abbonamenti.
Non si pone il rischio anche di limitare la conoscenza anche di Eurovision?
Certo anche quello, anche se devo dire che il precedente Direttivo ha lavorato egregiamente in
questo senso in termini di apertura e accoglienza ai nuovi fan, passando da un momento storico
come l’edizione del 2022 a Torino.
Come hai visto questa edizione di Eurovision, dal punto di vista di Ogae?
La selezione delle canzoni non è stata molto innovativa rispetto al passato. L’Italia è stata una
buona candidata alla vittoria perché la canzone era scritta bene e Angelina Mango ha saputo,
come già prevedevo, tenere il palco con molta maestria nonostante la giovane età. Tuttavia forse
molti alcuni membri e diversi fan di Sanremo si sarebbero aspettati altri candidati per
rappresentare l’Italia.
Intervista di Guglielmo Mauti
La redazione di iMusicFun è composta da professionisti della musica e della comunicazione, uniti da una vera passione per le 7 note… in tutte le sue forme. Seguiamo con cura e competenza artisti, eventi e tendenze, offrendo contenuti sempre aggiornati e approfonditi. La nostra missione è raccontare la musica con autenticità, entusiasmo e attenzione ai dettagli che fanno la differenza.