Un recente aggiornamento del regolamento di Sanremo 2025, in particolare della sezione relativa all’Eurovision Song Contest, ha suscitato alcune discussioni tra appassionati e addetti ai lavori. Tuttavia, a ben vedere, le modifiche introdotte non stravolgono il sistema di selezione del rappresentante italiano alla manifestazione europea.
Come da tradizione, il vincitore del 75° Festival di Sanremo sarà designato dalla RAI come rappresentante italiano all’Eurovision 2025. La sua partecipazione sarà comunque subordinata all’ammissione da parte della EBU (European Broadcasting Union), che valuta la conformità del brano ai criteri ufficiali del concorso. Nulla di nuovo, dunque, rispetto agli anni precedenti.
Inoltre, tutti gli artisti in gara a Sanremo che intendano partecipare all’Eurovision devono firmare un modulo di accettazione, in cui si impegnano a rispettare il regolamento del contest europeo e a concedere i diritti di immagine per il periodo della manifestazione. Anche questo è un passaggio noto dal 2015, quando Sanremo è diventato ufficialmente il metodo di selezione dell’Italia per l’ESC.
L’unico cambiamento significativo riguarda il meccanismo di selezione del rappresentante italiano nel caso in cui il vincitore di Sanremo decida di rinunciare o non venga ammesso all’Eurovision. Fino allo scorso anno, la RAI si riservava il diritto di scegliere un sostituto con criteri insindacabili. Ora, invece, la regola è chiara: verrà selezionato l’artista meglio piazzato nella classifica del Festival, in ordine di posizione.
Questa modifica formalizza di fatto un criterio già applicato in passato: nel 2016, ad esempio, gli Stadio, vincitori di Sanremo, rifiutarono la partecipazione all’ESC, e la scelta ricadde sulla seconda classificata, Francesca Michielin.
Un altro punto di discussione riguarda la durata delle canzoni. Il regolamento di Sanremo 2025 prevede un massimo di 3 minuti e 30 secondi per ogni brano in gara, mentre all’Eurovision il limite è di 3 minuti netti. Questo significa che, come già accaduto in passato, l’eventuale vincitore che rappresenterà l’Italia dovrà adattare la propria canzone per rientrare nei tempi previsti dall’EBU.
Non si tratta di una novità: nel 2021, i Måneskin apportarono modifiche a Zitti e Buoni per renderla conforme al regolamento dell’ESC, e lo stesso è accaduto con molti altri artisti italiani negli ultimi anni.
In definitiva, il regolamento di Sanremo 2025 non introduce cambiamenti drastici, ma chiarisce alcuni aspetti che erano già implicitamente applicati. L’Eurovision resta un obiettivo importante per molti artisti in gara, e la RAI conferma la sua volontà di garantire una selezione trasparente, mantenendo al centro del processo la classifica del Festival.
Ora, non resta che aspettare febbraio per scoprire chi conquisterà il palco dell’Ariston e, potenzialmente, quello di Eurovision 2025.
La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!