Alcuni paesi annunciano il boicottaggio se Israele parteciperà all’Eurovision 2026; la Germania prende posizione con un comunicato ufficiale.
Spagna, Slovenia, Irlanda e Paesi Bassi hanno già dichiarato pubblicamente che non prenderanno parte alla competizione se Israele sarà in gara. Anche Islanda e Portogallo hanno lasciato intendere di poter seguire la stessa strada.
Le motivazioni riguardano soprattutto le azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza, giudicate incompatibili con i valori di un evento che da sempre si propone come simbolo di unione, diversità e rispetto. In particolare, il broadcaster olandese AVROTROS ha rilasciato un comunicato durissimo: “Non possiamo più giustificare la partecipazione di Israele nelle attuali circostanze, alla luce delle gravi sofferenze in corso a Gaza”.
In questo contesto delicato, il ruolo della Germania – uno dei Big 5, ovvero i Paesi con maggiore peso all’interno dell’Eurovision – è centrale. Dopo giorni di silenzio, l’emittente tedesca SWR ha diffuso una dichiarazione ufficiale, ribadendo la linea già espressa nei mesi precedenti:
“Da decenni l’Eurovision Song Contest è un grande evento musicale che unisce persone in Europa e oltre, attraverso diversità, rispetto e apertura, indipendentemente da origine, religione o visione del mondo. L’evento è organizzato dai broadcaster membri dell’EBU, non dai governi. Come membri di ARD, sosteniamo il processo di consultazione e le decisioni dell’EBU, con l’obiettivo di raggiungere un accordo sostenibile e in linea con i valori dell’Unione”.
Tra le righe, la Germania non si oppone alla presenza di Israele, ma mantiene una posizione prudente, lasciando che sia l’EBU (European Broadcasting Union) a decidere ufficialmente.
La situazione rimane incerta: da una parte ci sono Paesi pronti a ritirarsi in caso di conferma della partecipazione di Israele, dall’altra nazioni come Germania, Austria e Italia, che invece sostengono la linea dell’EBU e l’importanza di mantenere l’evento su basi musicali e non politiche.
Il destino dell’Eurovision 2026 si deciderà nei prossimi mesi, ma una cosa è certa: l’edizione di Vienna sarà ricordata come una delle più controverse e discusse degli ultimi anni.

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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