Il significato delle canzoni di Dove Nascere, il primo album solista di Federico Dragogna, da anni anima dei Ministri.
Federico Dragogna, il significato delle canzoni dell’album “Dove Nascere”
1. Dubbi
Il dubbio come primo passo di ogni conoscenza e di ogni psicosi, di ogni filosofia e di ogni complotto, ma anche un elemento sgradito alle dinamiche di pensiero e comunicazione di oggi, che sembrano non prevedere oscillazioni o tentennamenti tra i due grandi poli ai quali si puó scegliere di aderire. E così il dubbio diventa una voce intrusa – spesso radicale, manipolabile, fallibile, ma a volte anche salvifica – dentro al nostro flusso di coscienza, dentro alle nostre notti e alle nostre giornate. E può diventare difficile capire chi ascoltare, anche soltanto all’interno della propria testa.
2. Scomparire il rumore
A volte basta un vento sceso dai monti ad accendere in noi il desiderio di fuggire, di scappare verso un altrove lontano abbastanza da rendere inudibile il rumore delle nostre vite. Niente più che aria in movimento, eppure capace di farci sognare: esattamente come la musica, che spesso ci scordiamo essere fondamentalmente aria che vibra. Scomparire il rumore è il racconto, con squarci biografici involontari, di questo sentimento e di tutte le volte che abbiamo cercato di farlo diventare vita.
3. Musica per aeroporti
L’aeroporto è quella cittadella nel nulla, percorsa da viali di cioccolato e abitata solo da grandi marchi, in cui è paradossalmente accettato – più che altrove – dormire per terra. Presente, storia e futuro di un luogo che non assomiglia a nessun altro, ma che ha sempre più a che fare con la musica pop che stiamo progettando (e sempre meno con quella che si immaginava Brian Eno).
4. Dove nascere
Delle molte promesse di cui il progresso si fa carico, una è di certo al di fuori della sua portata: scegliere dove nascere – il fattore che ancora più influenza il destino di ciascuno di noi. In questo brano ho voluto immaginare per assurdo che presto sarà alla sua portata. Nel nostro mondo, c’è peró già qualcosa che gli si avvicina parecchio: migrare, cercare fortuna altrove. E scegliere quindi dove nasceranno i nostri figli, se in un deserto, in una valle buia e spoglia o in un paese felice. E questo mi sembra essere, più che un diritto, il principio alla base della vita degli uomini su questo pianeta.
5. Spugna
Spugna parla di convivenza tra anime diverse e delle soluzioni che ognuno di noi trova per cercare di rammendare la propria quando si consuma. E anche di una sensazione di avvelenamento comune, se non a tutti, a molti, che non si capisce bene quanto abbia a che fare con l’aria della Pianura Padana e quanto semplicemente con il tempo che passa.
6. Non tornare adesso
Chi sta scrivendo per davvero una canzone per far tornare la persona amata è quasi sempre in condizioni impresentabili – e se effettivamente quella persona facesse immediato ritorno sarebbe solo peggio. Non tornare adesso è una ballata che parla del rimettersi a posto prima di ricominciare una storia, ma anche di come i nostri ritmi biologici siano misteriosamente e profondamente legati alla presenza di un’altra persona che ci vive accanto.
7. Lavorare è il mio secondo lavoro
Quanto tempo impieghiamo nella costruzione della nostra apparenza, nella ricerca di approvazione e della giusta luce da cui farci vedere? Troppo o praticamente tutto? E che cosa avanza da questo continuo tentativo di guardarsi da fuori? Una canzone sul complesso rapporto tra il sé e gli altri, che rimangono comunque i testimoni più credibili della nostra effettiva esistenza.
8. Cascate
Scegliere, decidere, saltare al momento giusto: molti non ci riescono, bloccati dalla paura di sbagliare, di fallire. E vivono aspettando le cascate, cioè svolte drastiche su cui non possono avere controllo. Questa ballata è per chi si sente così, per una stagione o per tutta la vita, e nella mia testa è una sorta di reprise di Don’t Give Up di Peter Gabriel e Kate Bush.
9. Fibra
Un viaggio tra i residui di realtà che rendono possibile il nostro mondo splendido, invisibile e impalpabile: fibra ottica e cavi del telegrafo sdraiati sul fondo dell’oceano, narcotrafficanti che approfittano del cambiamento climatico, il magnetismo che tiene su le calamite sui nostri frigoriferi. E, in primo piano, noi – che ci lasciamo innamorare dal suono di un pianoforte finto.
10. Sentiti libero
Un viaggio tra i pensieri scuri dell’adolescenza e quelli dell’età adulta – come lasciare il microfono durante la propria festa di compleanno all’amico d’infanzia più negativo e crudele che si ha. Credo che canzoni del genere nascano come anticorpi alla narrazione imperante con cui oggi si parla dei nostri sogni, delle nostre passioni e delle nostre libertà, viste sempre come obiettivi limpidi e cristallini alla fine di una strada dritta: viceversa i miei desideri, anche quelli a cui ho dedicato anni della mia vita, mi appaiono ancora come un labirinto avvolto dalla nebbia.
11. Sei diventato un uomo
Sei diventato un uomo: l’espressione che per secoli ha concluso ogni rito di iniziazione e che per mille motivi è sopravvissuta nel mondo di oggi, è stata la scintilla che ha generato la canzone. Che si chiede in che misura il “diventare uomini” abbia a che fare con il conoscere il dolore e con la capacità di nasconderlo.
12. Cacciatori
Un brano nato al tramonto lungo un sentiero sugli Appennini, dopo aver incontrato appunto un cacciatore, che entrava nel bosco mentre io ne uscivo. Ci stava entrando con quel misto di risolutezza, testardaggine e solitudine che ho visto in tanti dei maschi adulti che ho avuto attorno mentre crescevo: Cacciatori è un brano che parla di loro, di famiglie difficili e del fatto che spesso le cose a cui siamo più legati non sono quelle che scegliamo. Come appunto le famiglie.
Foto di Chiara Mirelli
Federico Dragogna Dove Nascere significato

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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