Fedez non perde occasione per esprimere il suo pensiero, decisamente contrario a quello di Giorgia Meloni.
L’occasione è un video di commento all’archiviazione dell’accusa di vilipendio per un brano in cui se la prendeva con i Carabinieri.
“Non biasimo chi si indigna. Trovo un po’ inutili i procedimenti giudiziari volti a finire nel nulla e a creare indignazione a chi ha la bandierina italiana nel profilo di Twitter anche perchè, ragazzi, abbassate le vostre aspettative: viviamo in Italia.”
Fedez contro Giorgia Meloni
“Chi ricoprirà alte cariche di governo nel futuro brevissimo, potrebbe essere Giorgia Meloni che, a 18 anni, non diceva cose più intelligenti, come che Mussolini ha fatto anche cose buone. Quindi, se potete accettare senza indignazione le sue dichiarazioni, potete accettare che anche io a 18 anni sparavo stronzate. E io non ricoprirò nessun ruolo istituzionale in questo paese, per fortuna per voi.”
Alle parole Fedez fa seguire i fatti. Il rapper ha consegnato al Comune di Rozzano un assegno di 130mila euro, fondi raccolti dalla sua Fondazione.
“Oggi ho consegnato presso il comune di Rozzano l’assegno da 130mila euro che la mia fondazione ha donato per la ristrutturazione e il rifacimento del parco comunale della città.
Sono molto felice di contribuire alla riqualificazione della periferia dal quale provengo e di restituire un po’ dei privilegi acquisiti alla comunità di cui ancora mi sento di far parte.
W Rozzano”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
