FERRARA BUSKERS FESTIVAL, la cui 38ma edizione si svolgerà dal 27 al 31 agosto prossimi, annuncia una nuova importantissima iniziativa: la nascita del PREMIO GIANNA NANNINI.
Il Premio nasce per celebrare l’arte di strada come scelta consapevole, linguaggio artistico e spazio di libertà. “Abbiamo scelto di intitolare questo premio a Gianna Nannini“ afferma Rebecca Bottoni, presidente del festival, “perché, pur essendo una delle voci più iconiche e potenti della musica italiana, ha saputo abbracciare l’essenza del busking esibendosi – senza preavviso né filtri – al Ferrara Buskers Festival nell’edizione 2020, scendendo in strada non per esibirsi in piccolo, ma per ritrovare la verità dello sguardo diretto, l’energia senza palchi protettivi e il rapporto vivo con il pubblico. Uno spettacolo emozionante, pianoforte e voce, dal ponte levatoio del Castello Estense, in puro stile busking. Nessuna artista del suo livello ha avuto tanta passione e tanto coraggio. Il nome del premio non poteva che essere il suo“.
In un contesto in cui i premi spesso portano il nome di figure storiche scomparse, il Premio Gianna Nannini rompe gli schemi: è il primo intitolato a un’artista vivente, e lo è non per celebrare, ma per valorizzare un gesto, un esempio e una visione che ancora continua a ispirare.
Questo premio riconosce chi, come lei, sceglie “la strada” – anche solo per un attimo – come luogo di verità artistica, rischio, adattamento e relazione, portando avanti una ricerca creativa continua e contribuendo allo sviluppo di una cultura accessibile, libera e condivisa.
Perché essere buskers non è un’alternativa, ma un atto. E Gianna Nannini lo ha fatto. In prima persona.
Il Premio Gianna Nannini 2025 verrà assegnato, il prossimo 27 agosto, primo giorno del festival, a TRIBALNEED, artista che incarna pienamente lo spirito libero e inclusivo della musica di strada, fondendo ritmi ancestrali, suoni elettronici e performance dal vivo in una formula originale e magnetica. Ospite del Ferrara Buskers Festival dal 1996, studia la musica aborigena, in particolar modo il suono del didgeridoo (strumento musicale a fiato di origine aborigena australiana, noto per il suo suono caratteristico ottenuto attraverso la respirazione circolare), ma ne sperimenta gli effetti sviluppando sinergie con la musica elettronica, in strada e su palco in un costante viaggio, non solo fisico, tra Cape Town, Berlino e le strade di Ferrara, attraverso scelte non sempre facili e per nulla convenzionali.
“Per aver scelto la strada come spazio di libertà espressiva e di incontro diretto con il pubblico, facendo del busking non un’alternativa, ma una scelta consapevole e radicale.
Per la capacità di adattamento, di improvvisazione e di dialogo vivo con il contesto urbano, caratteristiche fondamentali dell’arte di strada.
Per la ricerca artistica continua, che attraversa generi e linguaggi, contribuendo allo sviluppo culturale e alla diffusione di un’arte accessibile, non statica ma viva e condivisa.”
Tribalneed viene premiato per la capacità di:
Valorizzare la dimensione rituale e collettiva della musica, in perfetto equilibrio tra sperimentazione e radici culturali;
Trasformare lo spazio urbano in un luogo di incontro sonoro, accessibile e partecipato, dove il pubblico diventa parte integrante dell’esperienza;
Fondere tradizione e innovazione, in un linguaggio musicale che attraversa continenti, strumenti e generi, mantenendo sempre una forte componente umana e comunicativa;
Promuovere una visione aperta e universale della musica, come strumento di connessione e libertà.
Con questo riconoscimento, il Premio Gianna Nannini celebra un artista capace di far dialogare il battito della strada con il respiro profondo della tradizione, restituendo alla musica il suo ruolo più autentico: unire, emozionare, liberare.
La strada rende uguali ma, allo stesso tempo, è densa di possibilità dove solo la creatività riesce a divenire protagonista assoluta trasformando il passante in sorprendente spettatore per creare uno spettacolo, inaspettatamente, insieme.
Musica popolare e musica di strada: un dialogo senza tempo
Nel cuore delle piazze, lungo i vicoli delle città e nei borghi più remoti, la musica ha sempre trovato il suo spazio naturale: tra la gente. È in questi luoghi che nasce e si rinnova il legame profondo tra la musica popolare e la musica di strada, due espressioni artistiche che, pur con sfumature diverse, condividono una matrice comune: il popolo.
La musica popolare, trasmessa oralmente di generazione in generazione, è memoria viva di un territorio. Racconta storie, celebra riti, accompagna il lavoro e la festa. È il canto della comunità, fatto di strumenti semplici, melodie essenziali e parole cariche di identità.
La musica di strada, pur nascendo in contesti urbani spesso multiculturali e moderni, conserva lo stesso spirito originario: è libera, accessibile, immediata. I suoi interpreti – artisti itineranti, busker, cantautori indipendenti – portano la musica fuori dai luoghi convenzionali, in un dialogo diretto e sincero con il pubblico. La strada diventa così palco e rifugio, laboratorio e crocevia di linguaggi per una sperimentazione reale, finalmente concessa.
In entrambe le forme musicali domina l’oralità, l’improvvisazione, il contatto diretto con l’ascoltatore. Entrambe si nutrono di autenticità e si rinnovano attraverso l’incontro: con il pubblico, con altre culture, con nuovi stili.
Il luogo più iconico per una tale sinergia non può che essere il Ferrara Buskers Festival che da 38 anni celebra la musica di strada e diviene unione di arte e culture differenti. Evento principe a livello mondiale per una città che ne è stata precursore e che ha visto esibirsi, tra i primi, Lucio Dalla in versione buskers.
In un mondo che corre verso il futuro o verso il web, la musica popolare e quella di strada ci ricordano che l’arte non ha bisogno di palchi o streaming per esprimersi: basta una voce, uno strumento e la volontà di raccontare. Perché dove c’è ascolto, lì c’è musica. E dove c’è musica, lì vive il popolo.
Nel cuore pulsante delle piazze e lungo i marciapiedi delle città, la musica continua a raccontare storie, emozioni e identità. È in questo spazio di libertà e condivisione che si incontrano due forme espressive profondamente legate: la musica popolare e la musica di strada; due linguaggi diversi ma uniti da un’origine comune: il popolo.
FERRARA BUSKERS FESTIVAL® – 2025 – 38MA EDIZIONE
- Centro Storico di Ferrara, dal 27 al 31 agosto
- Biglietto: da 8 Euro
- Gratuito per tutti gli under 14
ORARI:
- Da mercoledì a sabato: dalle 18 alle 24
- Domenica: dalle 17 alle 21
DOPOFESTIVAL a partire dalla mezzanotte: ingresso gratuito
ANTEPRIMA – Comacchio – 24 agosto – ingresso gratuito
BIGLIETTI: https://www.ferrarabuskers.com/pages/biglietti

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