Francesco De Gregori

Francesco De Gregori celebra i 50 anni di Rimmel: dal confronto tra la musica di ieri e di oggi al nuovo tour con le canzoni fedeli alle versioni originale.

Francesco De Gregori festeggia i cinquant’anni del suo album più celebre, e lo porta in tour in una versione fedele agli arrangiamenti originali. In un’intervista a Repubblica e in altre recenti dichiarazioni, il cantautore ha riflettuto sul cambiamento della musica, sull’eredità del disco e sul suo legame con quelle canzoni.

De Gregori non nasconde un giudizio critico sulla scena musicale contemporanea:

“Le canzoni che uscivano negli anni Settanta, in Italia e all’estero, non sono paragonabili a quello che si sente oggi: non è un caso che siano durate nel tempo. Trovo più musica in un disco dei Pink Floyd o di Pino Daniele che non in un pomeriggio passato a sentire le radio o in una puntata di un talent show. Fatte salve le dovute eccezioni.”

Pur apprezzando alcuni artisti recenti – citando ad esempio Ghali al Festival di Sanremo 2024De Gregori ammette di non avere affinità con rap, trap e pop attuali. Più che i generi, lo preoccupa un “conformismo sonoro” dominato dalla mano del produttore, con “voci appiattite dall’uso eccessivo dell’autotune” e autori ricorrenti per molti progetti.

La nascita di Rimmel
Pubblicato nel 1975, Rimmel nacque quasi di nascosto negli studi Rca di Roma, solitamente dedicati alle orchestre classiche. “Nessuno voleva usarlo per il pop, e così potevo entrarci senza dare nell’occhio” racconta. All’epoca, l’idea dominante era che un cantautore dovesse registrare solo con chitarra e voce; De Gregori scelse invece di suonare con un gruppo, scatenando inizialmente la disapprovazione dei produttori.

Il disco contiene brani che oggi sono classici, come Buonanotte fiorellino, scritta in Sardegna con Fabrizio De André, e Rimmel, composta tra un camerino televisivo e una stanza d’albergo a Milano.

Critiche e contestazioni
Il successo improvviso attirò anche contestazioni, soprattutto da parte di gruppi di autonomia operaia che lo accusavano di essersi “allontanato dall’impegno politico” e di guadagnare troppo. L’episodio più noto fu il “processo proletario”, che De Gregori oggi definisce “a metà tra un’aggressione squadrista e una serata futurista”.

Il tour per i 50 anni
Nel nuovo tour, De Gregori proporrà le canzoni di Rimmel fedeli alle versioni originali, una scelta insolita per lui: “Di solito dal vivo gioco molto con le canzoni, ma per rispetto di questo disco le farò com’erano”.

L’artista si dice orgoglioso del fatto che il pubblico sia oggi composto non solo dai coetanei, ma anche da giovani nati decenni dopo l’uscita del disco: “Se piace sia ai miei coetanei che ai ragazzi, vuol dire che in queste canzoni c’è qualcosa di buono”.

Il 24 settembre, De Gregori tornerà all’Arena di Verona, dieci anni dopo il concerto celebrativo del 2015. Questa volta, però, niente arrangiamenti stravolti: Rimmel sarà suonato come nel 1975, per un tuffo nella storia della musica italiana.

«I sentimenti che stanno dietro alle storie di Rimmel mi appartengono ancora: amore, passione e uno sguardo sulla società che continuo a coltivare» racconta il cantautore all’Arena. Brani come Buonanotte fiorellino, Rimmel e Pezzi di vetro restano per lui i più attuali, capaci di parlare a pubblici di generazioni diverse: «Vedere ai miei concerti persone che potrebbero essere miei coetanei, miei figli o addirittura miei nipoti è una grande soddisfazione: significa che in queste canzoni c’è qualcosa di buono».

C’è anche un inevitabile sguardo al cambiamento dei tempi. La celebre Pablo, all’epoca storia di un emigrante italiano in Svizzera, oggi avrebbe un’altra prospettiva: «Parlerei di chi viene in Italia a cercare lavoro, con il dovere di accoglierli come noi avremmo voluto essere accolti in Svizzera».

Il tour sarà fedele alle versioni originali: «Di solito in concerto mi piace cambiare e giocare con i brani, ma questa volta voglio mantenerli com’erano, per rispetto a questo disco». Un approccio diverso da quello del 2015, quando all’Arena di Verona De Gregori festeggiò i quarant’anni dell’album con un concerto “caotico in senso buono”, pieno di amici sul palco e arrangiamenti particolari, come Pezzi di vetro eseguita col violoncello.

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.