Francesco Gabbani Live 2022

Esce venerdì 7 aprile, nelle radio e in digitale,  “L’abitudine” (BMG) il nuovo singolo inedito di Francesco Gabbani scritto con Fabio Ilacqua,  autore, insieme a lui, di canzoni di successo come “Amen”, “Occidentali’s Karma” e “Volevamo solo essere felici”. 

“L’abitudine” racconta l’assuefazione apatica al vivere, la consuetudine a ripetere gesti e pensieri in maniera quasi passiva, galleggiando sulla pelle del mondo come comparse prive di pensiero, come luoghi comuni, “copiando” la vita anziché reinventarla. Il cuore di questo brano è l’invito a riappropriarci delle nostre vite.

Francesco Gabbani, in arrivo il nuovo singolo “L’abitudine”

“L’abitudine”, presentato in anteprima a Che Tempo Che Fa ieri sera, è un nuovo tassello del percorso discografico del cantautore toscano che annuncerà a breve importanti novità.

Francesco Gabbani tornerà molto presto in televisione su Rai 1 con due puntate del programma Ci Vuole Un Fiore.

“Vi aspetto con la seconda edizione del programma che ha debuttato lo scorso anno portando sul piccolo schermo, tra spettacolo e divulgazione, la sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e alla tutela del Pianeta, tema a cui tengo moltissimo.
Come al solito non mancheranno ospiti, musica e intrattenimento!
Ma c’è una novità: questa volta avrò l’onore di condurlo da solo, in due puntate! Sarà una bella sfida. Non vedo l’ora!”

Il Testo

E girano, girano gli uomini sopra la giostra del mondo, come i valzer delle cameriere fra i tavolini alla fine del giorno.

E girano mosconi e chiacchiere nei saloni dei parrucchieri, girano i tacchi delle signore a notte fonda sui marciapiedi.

E nei week-end, in processione nei supermercati, narcotizzati dalle occasioni: comprare ed essere comprati.

Io e te accarezzati da una gioia breve e dal sorriso delle cassiere, soddisfatti o rimborsati.

Sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone e chi è uno stupido per vocazione e chi, siccome tiene un osso in bocca, non dirà la sua opinione.

Beati tutti gli uomini per bene, chi non sapeva e chi non vuol sapere e chi ha confuso l’abitudine con la felicità.

E girano, girano gli uomini d’un dolceamaro girare in tondo di vecchi amanti nelle balere come falene alla fine del giorno.

E girano motori e femmine, girano i cacciabombardieri, mille caviglie, mille tagliole intorno al pozzo dei desideri.

E nei week-end, in confessione nei supermercati, tra gli affettati e le comunioni: mangiare ed essere mangiati.

Io e te affaticati da un dolore lieve e dalle trombe e dalle bandiere, sorridenti e circondati.

Sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone e chi è uno stupido per vocazione e chi, siccome tiene un osso in bocca, non dirà la sua opinione.

Beati tutti gli uomini per bene, chi non sapeva e chi non vuol sapere e chi ha confuso l’abitudine con la felicità.

Ed io rinnego tutto prima del blackout, prima che faccia notte, prima che il vento arrivi e il gallo canti tre volte.

Beato il cane al passo del padrone e chi è uno stupido per vocazione e chi, siccome tiene un osso in bocca, non dirà la sua opinione.

Beati tutti gli uomini per bene, chi non sapeva e chi non vuol sapere e chi ha confuso l’abitudine con la felicità.

E chi ha confuso l’abitudine con la felicità

E girano girano gli uomini

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