Un racconto di coraggio e speranza arriva dal maestro Gianni Mazza, 81 anni, storico direttore d’orchestra di programmi cult firmati da Renzo Arbore, come “Indietro tutta” e “Quelli della notte”. Ospite nel salotto di Caterina Balivo a La volta buona (Rai 1), Mazza ha svelato per la prima volta di aver affrontato e vinto una delle malattie più insidiose: il cancro al pancreas.
“Ho avuto un cancro al pancreas, l’ho scoperto per caso, un colpo di fortuna: non è semplice accorgersene. È un male subdolo, non dà dolore, non te ne accorgi finché non è tardi”.
Mazza ha spiegato che la diagnosi è arrivata del tutto inaspettata, durante dei controlli di routine. Una scoperta fortuita che, come ha raccontato lui stesso, gli ha salvato la vita.
“È stata una coincidenza, una fortuna vera e propria. Se non l’avessero trovato per caso, forse non sarei qui a raccontarlo. Dopo la malattia mi sento rinato, si può guarire, se ne può uscire”.
Durante l’intervista, il maestro ha voluto esprimere profonda gratitudine ai medici e agli infermieri del Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato curato:
“Sono molto grato al Gemelli e a tutti i suoi professori. Gli ho detto: ‘Grazie a voi, io ci sono’. Mi hanno ridato la vita, davvero”.
Un messaggio di fiducia verso la ricerca e la sanità italiana, ma anche un invito alla prevenzione e all’ascolto del proprio corpo, soprattutto di fronte a malattie che, come il tumore al pancreas, possono manifestarsi in modo silenzioso.
Gianni Mazza ha voluto condividere la sua esperienza non solo come testimonianza personale, ma anche come incoraggiamento per chi affronta percorsi simili:
“Dopo la malattia sono rinato. Se ne può uscire. È importante non perdere la speranza e affidarsi alle cure”.
Parole che hanno commosso il pubblico in studio e gli spettatori a casa, ricordando quanto il valore della vita e della gratitudine possa trasformare anche le esperienze più difficili.
Nato a Roma nel 1944, Gianni Mazza è uno dei direttori d’orchestra e arrangiatori più amati della televisione italiana. Collaboratore storico di Renzo Arbore, ha partecipato a trasmissioni che hanno fatto la storia dell’intrattenimento, da “Quelli della notte” a “Indietro tutta”, conquistando il pubblico con la sua ironia e la sua eleganza musicale.
Negli ultimi anni aveva già affrontato gravi problemi di salute, come una forma severa di Covid durante la prima ondata della pandemia. Oggi, a distanza di tempo, racconta la sua rinascita con serenità e forza d’animo.
La testimonianza di Gianni Mazza è un inno alla vita e alla speranza: un invito a non arrendersi di fronte alla malattia e a credere nella forza della medicina e della prevenzione.
Con il suo sorriso e la sua musica, il maestro dimostra ancora una volta che anche dopo un momento buio è possibile rinascere.
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