Il significato di tutte le canzoni di Schegge, l’album di Giorgio Poi, una nuova storia musicale fatta di frammenti lanciati in traiettorie inedite.
Nato da una fase di trasformazione profonda, Schegge raccoglie scintille di vita e sentimenti in collisione traducendoli in un suono stratificato e in una narrazione poetica e visionaria.
Schegge esce a tre anni di distanza da Gommapiuma, Giorgio lo ha scritto tra dicembre 2022 e ottobre 2024 e registrato nel suo studio a Roma – la sua città, dove è tornato a vivere dopo 17 anni di assenza – ed è il manifesto della sua sensibilità artistica, un album in cui ha suonato tutti gli strumenti e di cui ha curato ogni dettaglio sonoro con l’amichevole supervisione di Laurent Brancowitz dei Phoenix, punta di diamante del panorama francese degli ultimi decenni e da anni profondamente affascinati dalla musica del cantautore romano.
Giorgio Poi, il significato delle canzoni dell’album “Schegge”
Il disco si apre con Giochi di gambe, un brano che racchiude in sé il senso dell’intero percorso creativo del disco: frammenti di pensieri e sensazioni che si intrecciano in un flusso continuo. Il testo evoca la ricerca di un equilibrio tra il desiderio di appartenere e la necessità di perdersi, tra la leggerezza delle piccole cose e il peso dei cambiamenti. “Non voglio niente di speciale, niente da rincorrere o evitare”, mentre l’eco del passato si mescola a un presente in continuo mutamento. Musicalmente, il brano si apre con la chitarra e la voce di Giorgio Poi per poi aprirsi in un ritornello dal ritmo in levare e un giro di basso magnetico e affascinante.
Caratterizzato da una melodia dal sapore spiccatamente internazionale, voci sintetiche e battiti di mani, Nelle tue piscine esplora il contrasto tra sicurezza e ignoto, raccontando la necessità di abbandonare il conforto di acque tiepide e calme per affrontare i pericoli del mare aperto, metafora di una relazione e, più in generale, della vita. “In certe acque si può solo annegare, lo so” è il punto di partenza di una riflessione sulla forza di quelle voci sincere che, anche senza volerlo, ci tengono a galla.
Uomini contro insetti è una composizione senza ritornello, un susseguirsi di immagini e riflessioni che spaziano dall’ambiente al turismo, dall’amore alla religione. Una ballad elegante e senza tempo ispirata al Wall of Sound di Phil Spector, dove synth, chitarra, basso e batteria creano un arrangiamento morbido e sospeso con un glockenspiel che interviene a tratti, quasi come un’eco delicata che ritorna ciclicamente. Prendendo in prestito il titolo da un saggio contenuto nell’“Elogio dell’ozio” di Bertrand Russel, Giorgio Poi tratteggia un collage poetico in cui vacanze patinate si sovrappongono a scenari di distruzione, tra bombe sugli alveari e cieli bucati da sputi. “Dove tu non sei tu e io non sono io” disegna un mondo alienante e iperreale.
Un malinconico synth che sembra provenire dalle colonne sonore di Morricone e Trovajoli guida l’andamento di Non c’è vita sopra i 3000 kelvin, un brano scritto a partire da un groove di batteria che si insinua tra luci e ombre delle relazioni, esplorando la natura dei grandi amori incompleti, quelli che restano sospesi tra passione e impossibilità. “Grandi amori fatti di pochi sguardi, per riconoscersi come due intrusi in un mondo d’altri”, un’intensa riflessione sul desiderio e sulla distanza, dove il battito del cuore diventa una verità che non si può ignorare.
In Les jeux sont faits, il tempo delle scelte è compiuto: salire o scendere, lasciare o prendere, senza possibilità di ritorno. Una canzone che, a partire dal titolo in francese, racchiude in modo marcato le influenze French touch, abbinate al gusto per la melodia tipico di Giorgio Poi e a un arrangiamento volutamente essenziale. “Le nostre storie sono piccole e alcune stelle nel cielo non esistono più” è la consapevolezza di chi si accorge che certe cose finiscono ancora prima di rendersene conto.
Come d’abitudine per Giorgio Poi, la title-track Schegge è l’unico brano strumentale, in cui una semplice melodia di sintetizzatore scorre morbidamente su un giro armonico di pianoforte, rassicurante e al contempo ricco di piccole insidie, modulazioni improvvise e passeggere, brevi deviazioni. Un’eco sognante e malinconica, un’immagine evocativa nel cuore del disco, che racchiude in sé il concetto di frammento musicale.
Introdotta da accordi dal sapore jazz, Tutta la terra finisce in mare nasce da una suggestione che aveva accompagnato l’artista per anni, fino a trovare la sua forma definitiva in Schegge con un ritornello travolgente che accende la luce “nel buio più cocciuto”, sorvolando una terra che si sgretola e ci porta via con sé nella sua corsa verso il mare.
Un aggettivo, un verbo, una parola è la grammatica di un addio, dove ogni strumento e la voce di Giorgio Poi rappresentano la punteggiatura di una canzone scritta nell’attimo esatto in cui l’addio si compie, tra ricordi di capelli sfogliati come pagine e un domani che arriva inesorabile. “Scrivimi, qualcosa arriverà” le parole che introducono un brano dall’equilibrio armonico molto preciso e a suo modo inusuale, in una richiesta sospesa tra speranza e accettazione.
A chiudere l’album tra le onde di un sogno è Delle barche e i transatlantici, una riflessione onirica tra salti mortali che fanno paura e “biscotti della fortuna che dicono sempre la verità”. Un brano trainato da un riff di chitarra delicato e impalpabile a cui si intreccia la linea di un basso che sembra fatto di gomma, e le atmosfere ambient di un sintetizzatore Moog, a tratteggiare con grazia immagini evocative che raccontano il desiderio di trovare “un’altra America” e nuovi orizzonti.

La redazione di iMusicFun è composta da professionisti della musica e della comunicazione, uniti da una vera passione per le 7 note… in tutte le sue forme. Seguiamo con cura e competenza artisti, eventi e tendenze, offrendo contenuti sempre aggiornati e approfonditi. La nostra missione è raccontare la musica con autenticità, entusiasmo e attenzione ai dettagli che fanno la differenza.
📢 Segui iMusicFun su Google News: 
            
                Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
            
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.

 
                            