Noi Non ci Sanremo, i “Giovani” del Folkstudio presentano la seconda edizione

Martedì 7 febbraio, presso il noto locale romano L’Asino che Vola (Via Antonio Coppi 12, ore 21.30 – ingresso libero), i “Giovani” del Folkstudio – con Luigi “Grechi” De Gregori, Andrea Carpi e Francesco “Cisco” Pugliese – presenteranno la seconda edizione di “Noi Non Ci Sanremo“: una serata dedicata alla canzone d’autore, che proporrà un’alternativa agli schermi televisivi che trasmetteranno la prima serata del Festival di Sanremo 2023.

«Ad ospitarci sarà un locale per noi importante, ovvero L’Asino Che Vola», racconta Luigi “Grechi” De Gregori. «Ci guida lo Spirito del Folkstudio, quello di Harold Bradley, suo fondatore, e di Giancarlo Cesaroni, che lo diresse fino alla sua chiusura. Nelle sue diverse sedi, traballanti e a volte irregolari, si innalzarono canzoni e musiche spontanee e innovative, alcune delle quali si imposero nelle più prestigiose platee italiane. Molti dei musicisti che si esibiranno in questa serata mossero lì i loro primi passi e non si sono ancora fermati. Altri li hanno seguiti in percorsi avari e avventurosi, ostinatamente “altri” rispetto a molte proposte musicali di oggi».

Oltre ai “Giovani” del Folkstudio, martedì 7 febbraio sul palco saliranno più di una dozzina di artisti, noti e meno noti. Tra questi possiamo annoverare i chitarristi Alberto Lombardi e Giovanni Pelosi e i cantautori Fabrizio Emigli, Leo Folgori e Renzo Zenobi. Ci sarà poi spazio anche per il trio composto da Lucio Bardi, Paolo Giovenchi e Stefano Parenti. E ancora per artisti come Toni Turco, Tiziano Mazzoni, Francesco Manfredi e Peppe De Vena.

Durante la serata, il pubblico potrà inoltre assistere alla performance di una promessa del pianoforte come Edoardo Petretti e, infine, grazie a Leonardo Petrucci, ci si potrà immergere nel mondo del bluegrass e dello swing.

Lorenza Ferraro

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.