Tra gli ospiti del Premio Beatrice 2025 Danilo Sacco, che ha emozionato il pubblico portando sul palco i grandi successi dei Nomadi.
Il cantautore, che un anno fa ha pubblicato il quarto album solista Colpevole, è costantemente impegnato in tour.
Intervista a Danilo Sacco, ospite del Premio Beatrice 2025
Danilo Sacco, Premio Beatrice. Una serata di musica e solidarietà: direi un connubio perfetto nella tua carriera, no?
Sì, dovrebbe essere sempre così. Quando fai musica è già bello di per sé, ma se puoi anche dare una mano, allora hai fatto bingo davvero. Anche perché quell’idea di condivisione che ho sempre portato nella mia carriera oggi si è un po’ persa, però ci sono ancora belle occasioni per condividere anche un messaggio.
Secondo te oggi questa condivisione si è persa del tutto?
Sì, si è persa tanto. Siamo in un momento storico difficile, ci danno tutto precotto, predigerito, preconfezionato, preinformato. Invece la condivisione e l’empatia non sono solo importanti, sono vitali per l’essere umano. Come diceva qualcuno, non ha senso lamentarsi del mondo se non partiamo da noi stessi: spaziamo davanti alla nostra casa e la città sarà pulita.
Tu non sei molto attivo sui social, ma quando pubblichi qualcosa inviti sempre alla riflessione. Qualche giorno fa, per esempio, hai elogiato il valore del dubbio.
Sì, perché la capacità di avere dubbi è indice di buona salute mentale. Chi non cambia mai idea e non ama i dubbi, per me ha qualcosa che non va. Abbiate dubbi! Io, alla mia età, ho scoperto che devo ancora imparare tutto.
Questa apertura al dubbio è anche uno dei fili conduttori di Colpevole, il tuo quarto disco, uscito quasi un anno fa.
Esatto. È un disco che va ascoltato più volte. Nonostante sia molto semplice, proprio questa semplicità — come aglio, olio e peperoncino — richiede attenzione: pochi ingredienti, senza fronzoli, ma con sostanza.
Dal vivo poi si percepisce sempre il grande amore del pubblico nei tuoi confronti, anche quando canti le canzoni dei Nomadi, che hanno fatto parte della tua vita.
Certo, vent’anni non si cancellano e non si devono cancellare. Sono ancora stupito dall’affetto che ricevo. Non so se me lo sono meritato, ma spero di sì. E sono molto felice.
Grazie Danilo, buona musica!
Sempre buona musica a tutti e un grande abbraccio. Mi raccomando: informatevi, non prendete tutto per buono. E ascoltate Colpevole, perché… se fossi in voi lo farei!

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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