Dennis_Hooligans

Intervista a Dennis che, dopo aver voltato pagina e scelto di tornare al suo vero nome, prosegue il suo percorso musicale con Pari o Dispari.

Scritto insieme a Rondine e Roberto Tornabene e prodotto da DEMA, “Pari o Dispari” è una ballata pop contemporanea che unisce beat elettronici, synth evocativi e una scrittura diretta, sincera, capace di raccontare l’amore con la semplicità disarmante di chi ha qualcosa di vero da dire.

Dennis continua così a mettere al centro la sua autenticità, anche attraverso un videoclip che restituisce, con naturalezza e verità, l’intimità del suo vissuto – condiviso anche con la sua compagna, presente nel video. È un brano che profuma d’estate, ma soprattutto di verità.

Intervista a Dennis, il nuovo singolo “Pari o dispari”

In questa intervista, Dennis ci racconta come è nato il pezzo, cosa rappresenta per lui e cosa significa oggi fare musica.

Dennis, è un momento estremamente positivo. È uscito un nuovo singolo, Pari o Dispari. Cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?
È uno step in più da quando ho cambiato nome, discografica e tante altre cose. È un modo per mostrare il cambiamento avvenuto in questi anni. E ce ne saranno altri, già in cantiere. Questo singolo è importante perché dà coerenza alla musicalità del nuovo progetto.

Quello che ho sempre apprezzato nel tuo percorso è la coerenza e la volontà di costruire passo dopo passo. Pari o Dispari ha un sound estivo ma un messaggio d’amore molto sincero. Come siete riusciti a combinare questi elementi?
Va dato merito a tutti quelli che hanno lavorato al progetto. È nato da una sessione in studio. Dema, Fabio De Marco che è stato davvero molto bravo nella rappresentazione di quello che è la strumentale e la produzione, le sonorità. Il vestito sonoro del brano è davvero azzeccato.Per quanto riguarda il testo, ho cercato di non essere banale. Di amore si parla tanto, forse anche troppo. Ma io volevo raccontarlo in modo diverso, più vero. Continuiamo a sceglierci, è quello il senso. Il messaggio è semplice: “Puoi lasciare lo spazzolino qui”, cioè: non ti sto chiedendo di convivere, ma scegliamoci, anche domani. È un modo per raccontare il mio cambiamento personale verso l’amore, che nell’ultimo anno è stato significativo verso quello che ne penso e come lo vivo.

Si percepisce questa evoluzione nella tua scrittura: semplice ma non scontata e tuttavia ricercata
Ti ringrazio, è proprio il mio obiettivo. Sto lavorando per rendere i testi comprensibili ma curati. Le sessioni con altri autori mi aiutano molto a capire il modo migliore per dire qualcosa, per esprimere il mio pensiero.

Citiamo Rondine e Roberto Tornabene. A proposito di sessioni, come funziona il tuo lavoro oggi con un team di autori?
È cambiato molto. Quando sono uscito da Amici, ero molto più passivo, mi lasciavo guidare. Non solo nella creazione, in generale, soprattutto perché era un mondo che conoscevo molto poco. Oggi invece guido io la session, so dove voglio andare, dico quello che voglio dire, ciò che voglio rappresentare, le sonorità che voglio raggiungere. Ho molta voce in capitolo anche sulla produzione perché ho imparato tanto e questa conoscenza mi permette di farlo. Cerco autori che mi aiutino a dire meglio ciò che voglio, senza stravolgere la mia idea, un sostegno.Ad esempio, la seconda strofa: “Mica sto dicendo di andare a convivere, ma da oggi puoi anche lasciare lo spazzolino qui” Se scrivo: “Non sto dicendo di andare a convivere, ma voglio vederti tutti i giorni per casa”, magari un autore suggerisce: “Metti qualcosa di concreto, che rappresenti quella persona; tipo lo spazzolino”. È un oggetto che comunica che quella persona si ferma. Sono dettagli, ma fanno la differenza.

Hai ricevuto anche il Premio Lunezia per la Generazione Zeta. Cosa ha significato per te?
È stato totalmente inaspettato. Ma sono cose che ti gratificano e mi ha fatto capire che forse sono sulla strada giusta. È stato un incoraggiamento a non mollare.

Riesci a parlare con la tua generazione anche tramite TikTok, dove i tuoi brani diventano virali, proprio perché riesci a far sì che il pubblico si riconosca in ciò che canti.
Dopo il cambio di nome ho deciso di essere me stesso al 100%. Ho capito che essere un cantautore oggi significa raccontarsi per come si è, nella vita di tutti i giorni. E se riesci a farlo, prima o poi il gol lo fai. Olly è un grande esempio in questo.

Torniamo a Pari o Dispari. Anche il videoclip è molto reale, con la presenza della tua compagna. Quanto è stato importante averla al tuo fianco? E quanto è importante essere reali?
È stato molto divertente. E’ stato un regalo, era una vacanza che abbiamo trasformato in videoclip. La canzone parla di noi, di lei e quindi mi è sembrato giusto mostrarci per quello che siamo. Adatto al significato della canzone.

E ora, cosa ci sarà?
Sicuramente altra musica, nuovi step, e finalmente un po’ di live, ma dopo il lancio del disco.

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.