Diorhà

Dopo ”Il tempo nuovo”, Diorhà ci regala una nuova emozione, un mix di dolcezza ed energia che arriva dritta al cuore. “Distanti“, il nuovo singolo scritto insieme a Chiara Ragnini, racconta la nostalgia di un momento importante, fatto di abbracci e intimità ma soprattutto del coraggio di dare spazio alle emozioni e alle sensazioni più profonde.

Come scrive la stessa Diorhà, in una società in cui si predilige il distacco emotivo e parole surrogate,  una canzone resta la cosa più sincera ed essenziale.

“Dolce e incisiva al contempo, porta con sé parole nuove e il coraggio di un’emozione.”

Intervista a Diorhà

“Distanti” racconta emozioni profonde e intime. Come è nato questo brano e quale momento della tua vita ti ha ispirata?

Questo brano, come altri, nasce da una poesia che descrive l’esatto istante in cui un pensiero si tramuta in rime e inchiostro. Era sicuramente un momento riflessivo e malinconico.

La canzone è scritta insieme a Chiara Ragnini. Com’è nata questa collaborazione e cosa ha portato di unico al brano?

La collaborazione nasce da un’amicizia e dalla voglia di condividere, confrontarci anche nel lavoro. Chiara oltre a dare dei suggerimenti e degli arricchimenti al brano, mi ha spronata a realizzare e credere nella bellezza di questa nuova canzone.

Nel testo parli del coraggio di dare spazio alle emozioni. Quanto pensi sia importante nella musica e nella vita quotidiana mostrare la propria vulnerabilità?

Nella vita quotidiana è bene tutelare le proprie fragilità, consiglio la sincerità, l’onestà intellettuale. Per quanto riguarda le canzoni, sono il coraggio di un’emozione, l’esigenza di esprimere sensazioni, sono verità ed istinto.

Hai detto che una canzone resta la cosa più sincera ed essenziale in una società che predilige il distacco emotivo. Come pensi che “Distanti” possa influire sull’ascoltatore in questo senso?

Emozionando! Distanti tocca punti dell’anima molto profondi, emoziona con dolcezza. Questo è sul suo compito.

Hai iniziato il tuo percorso da cantautrice nel 2013. Come è cambiata la tua musica nel tempo?

La mia musica è cresciuta con me e viceversa. Io mi sono raccontata, in primis a me stessa, attraverso le mie canzoni. Siamo cresciute insieme, seguendo la naturale evoluzione/rivoluzione.

I tuoi brani toccano spesso temi profondi e riflessivi. C’è un messaggio che vuoi trasmettere costantemente attraverso la tua musica?

Come dicevo nella risposta precedente, è un comunicare in primis a me stessa, sicuramente il comune denominatore di ogni mia canzone, è la sincerità, la ricerca di bellezza.

Tra i brani che hai scritto, ce n’è uno a cui sei particolarmente legata? Perché?

Domanda difficile, è un po’come chiedere ad una mamma quale figlio ama di più. Ognuna delle mie canzoni mi ha regalato emozioni, viaggi, riflessioni. Se dovessi scegliere, escludendo l’ ultima, direi  LiberaMente, la prima suonata in un live, Davanti a un caffè che mette tutti d’accordo, la forza di Riparto Adesso e i colori di Rivoluzione. 

Se dovessi descrivere la tua evoluzione artistica con tre parole?

Consapevolezza, sfumature, unicità.

La tua prima esperienza nella Sala Stampa a Sanremo è stata quest’anno. Come hai vissuto questo momento e cosa ha rappresentato per te?

È stata un’esperienza costruttiva, vissuta con grande rispetto, spirito di osservazione e professionalità. Sono orgogliosa di questa opportunità, mi ha permesso di vivere un altro punto di vista.

Hai co-condotto il programma *Arcobaleno* su Foggia TV. Come trovi il passaggio dal canto alla conduzione televisiva?

La conduzione di questo programma è qualcosa che mi permette di valorizzare un’altra parte di me. Ho già avuto esperienze in TV e in radio, ed è un mondo che mi appartiene è un’altra mia sfumatura In  questo nuovo programma ho una mia rubrica in cui mi occupo sempre di arte, spettacolo e cultura e tra le tante cose… canto.

Hai partecipato a numerosi contest e festival. Qual è stata l’esperienza più significativa che ha lasciato il segno nel tuo percorso artistico?

Ogni contest o festival in modi diversi mi ha lasciato qualcosa, ma sicuramente il Music Indie Contest mi ha fatto comprendere e modificare il modo di operare nel “backstage” di Diorhà. Questo mi fa riagganciare all’esperienze in Sala Stampa, radio, TV.

Sei molto attiva in progetti sociali. Quanto è importante per te coniugare musica e impegno sociale?

Spesso sono impegni che vanno di pari passo, “uso” nel volontariato la stessa sensibilità ed empatia che mi porta a scrivere e cantare. Cantare nei reparti o nei centri per anziani, non ha prezzo.

C’è un progetto di volontariato o una causa che ti sta particolarmente a cuore e che vorresti promuovere?

Mi piacerebbe tanto creare un luogo in cui avvicinare chi vive una condizione di disagio, all’arte, alla danza aerea e alla musica. Farne scoprire il potere salvifico.

Hai un rituale particolare o un’abitudine che segui quando componi o registri musica?

L’ispirazione solitamente mi coglie all’improvviso, come uno starnuto che non puoi trattenere. Però ho il mio angolino, tra letto e comodino (definitivo in Regole e Sogni parentesi tonda) in cui mi rifugio per finire il lavoro. È da li che sto rispondendo a queste domande. Quando sono in studio di registrazione ho bisogno di serenità e di sentirmi a mio agio.

Se potessi collaborare con qualsiasi artista, passato o presente, chi sceglieresti e perché?

Ce ne sarebbero tanti, da Lucio Dalla a Bersani, da Tosca a Cremonini e Sangiorgi, amo la scrittura di Baglioni, Fossati e forse ne dimentico altri. Vorrei duettare con Fabio Concato, sempre gentile nei toni e nelle parole

Qual è il sogno più grande che hai ancora nel cassetto per la tua carriera musicale?

Non perdere mai la capacità di sognare. Il trucco è tutto li.

Cosa vorresti che il pubblico portasse con sé dopo aver ascoltato “Distanti”?

L’emozione, la mia, la propria, magari quella nascosta in un angolo e che ci ricorda che siamo vivi. 

C’è un messaggio che vorresti lasciare ai tuoi fan e a chi ti sta scoprendo per la prima volta con questo brano?

Abbiate sempre la curiosità di ricercare, ascoltare, approfondire, anche o soprattutto nell’arte, nella musica. E per quanto riguarda la mia di musica, che possa emozionarvi come emoziona me.

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