Fausto Leali festeggia i suoi primi ottanta Natali regalandosi e regalando al suo pubblico, Il Mio Natale, una raccolta di brani che “profumano” di festa e con la loro magia, sono colonna sonora dei ricordi più belli e del tempo condiviso in famiglia.
Il progetto sarà disponibile il 22 novembre in CD e il 6 dicembre in Vinile bianco autografato, su etichetta Warner Music Italy. Qui il link per l’acquisto.
Un progetto nato dall’idea del Manager Pasquale Mammaro che da anni cura il management televisivo e discografico di Leali, che ha voluto coinvolgere Luca Chiaravalli nella produzione, scegliendo di affidarsi alla Warner Music con la supervisione di Renato Tanchis.
Così Celeste, Over the Rainbow, Jingle Bell Rock, Hallelujah, What a Wonderful World, Happy XMas (War is Over), Amazing Grace, It’s a Man’s Man’s Man’s World, Astro del Ciel e l’inedito Amo tutto, per una scelta condivisa con Luca Chiaravalli.
“Negli ultimi anni ho pubblicato pochi dischi, ma sono orgoglioso del fatto che Warner si sia interessata a me per un progetto come questo. Abbiamo fatto un lavoro con tanto amore e rispetto. Ho portato nel disco la mia attitudine, la mia passione e il mio entusiasmo. Io faccio tanti concerti durante l’anno, ma non mi sento stanco. Sul palco ho la mia dimensione perchè so che sto facendo il mio lavoro. Adrenalina pura.”

Intervista a Fausto Leali, “Il mio Natale”
Ciao Fausto! Dopo la celebrazione dei tuoi 80 anni, ci regali un album natalizio, “Il mio Natale”. Come è nata questa idea e come hai scelto le canzoni?
L’idea è venuta dalla Warner, che mi ha proposto di realizzare un disco di Natale. Ho collaborato con Luca Chiaravalli per la selezione e l’arrangiamento dei brani, e insieme alla Warner abbiamo scelto i pezzi. Sono davvero soddisfatto, è un album che ti permette di sederti su una poltrona e ascoltarlo con calma, sotto l’albero di Natale, magari con un bicchierino di quello che preferisci.
Luca Chiaravalli sembra essere una scelta perfetta per collaborare con te: condividete curiosità musicale e voglia di sperimentare.
Sì, è vero, abbiamo trovato subito la direzione giusta, ed è stata una collaborazione molto armoniosa. Lavorare con Luca è stato piacevole, tutto è andato in discesa grazie a questo clima di collaborazione e rispetto.
“Il mio Natale” non è un album natalizio tradizionale, ma una tua visione personale della festa, con un forte messaggio d’amore universale.
Esattamente. È una mia visione del Natale, incentrata sull’amore. Nel disco, ad esempio, c’è la mia versione di It’s a Man’s World, un brano che celebra la donna e l’importanza di darle il valore che merita. In fondo, questo è il significato di “Il mio Natale”: una celebrazione del Natale a modo mio, con un’atmosfera che riflette l’amore e la bellezza della festa.
Qual è il ricordo più bello che hai di un Natale passato?
Ho tantissimi bei ricordi legati al Natale, quasi tutti passati in famiglia. Durante le festività mi sono sempre rifiutato di lavorare perché il Natale per me è fatto per stare insieme ai familiari. È una gioia e una tradizione che ho sempre voluto rispettare.
Nel disco hai scelto brani come What a Wonderful World, che sembra calzare a pennello per un’atmosfera natalizia. Come mai questa scelta?
Credo che What a Wonderful World rappresenti l’atmosfera giusta per il Natale. L’ho interpretata anche in TV tempo fa, e mi è sembrato perfetto includerla in questo album.
Cosa rappresenta il singolo ‘Amo tutto’?
Si tratta di un brano che mi rappresenta, perchè mostra la bellezza delle piccole cose. Spero che questa canzone sia ben recepita in un contesto natalizio, dove secondo me è perfetta.
Un’ultima curiosità: ci sono molte canzoni straniere nel disco. Da dove nasce questa preferenza per i brani in inglese?
In effetti, ho sempre avuto una predilezione per la musica inglese. Da giovane cantavo solo in inglese e mi sono avvicinato alla black music di Ray Charles e James Brown, senza dimenticare i Beatles. Questo mi ha aperto a una visione musicale molto ampia, che ho voluto mantenere anche in questo album.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.