Domenica 3 novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di MILANO si terrà EMOZIONI, La mia vita in canzone…, lo spettacolo che vede GIANMARCO CARROCCIA e MOGOL insieme sul palco per raccontare LUCIO BATTISTI in un viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol che hanno segnato la storia della musica italiana. Qui il link per l’acquisto dei biglietti della data di Milano.

EMOZIONI, La mia vita in canzone… è un concerto narrato per ripercorrere la nascita di alcuni tra i brani più famosi del celebre duo, attraverso la voce di chi ne ha composto i testi e l'”interpretazione perfetta” di chi oggi contribuisce a mantenere vivo il mito di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Qui il calendario completo del tour.

Intervista a Gianmarco Carroccia

Come è nato il progetto di Emozioni e qual è il suo obiettivo principale nel rendere omaggio a Lucio Battisti insieme a Mogol?

Il progetto Emozioni nasce con lo scopo di diffondere la bellezza di queste canzoni che fanno parte ormai della vita di noi tutti, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni ad approcciarsi a questo straordinario repertorio musicale.

Collaborare con Mogol per raccontare la storia di Battisti è sicuramente speciale. Quali sono le emozioni e i ricordi che Mogol condivide sul palco e che più l’hanno colpita?

Sicuramente il modo in cui nascevano le canzoni e diversi aneddoti legati ad ognuna di esse, con spesso la spiegazione del reale significato di un pezzo che magari l’ascoltatore non immaginava.

Come vede la connessione tra le canzoni di Battisti e Mogol e il pubblico attuale? Pensa che i giovani riescano ancora a trovare nelle sue canzoni un messaggio contemporaneo?

La cosa che mi colpisce profondamente è che nei nostri concerti ci sono sempre più giovani tra il pubblico partecipante, questo sicuramente dovuto alla verità contenuta nelle canzoni che perfino le nuove generazioni riescono a recepire fin da subito.

A Milano sarete accompagnati dalla Emozioni Orchestra, mentre in Sicilia da una band. Come cambiano l’atmosfera e la resa musicale nei diversi formati?

Sicuramente posso affermare convintamente che un diverso tipo di formazione non pregiudica l’atmosfera e il coinvolgimento che si instaura con il pubblico, che fin da l’inizio dello spettacolo è protagonista insieme a noi. È solo un modo differente di eseguire queste canzoni che, anche accompagnate da una sola chitarra, restano pur sempre capolavori assoluti.

È stato definito “interprete perfetto” per le canzoni di Battisti. Come ha lavorato sulla sua interpretazione per rendere giustizia alle emozioni di brani così iconici?

Ho ascoltato tanti dischi durante la mia infanzia e adolescenza, che mi ha portato ad amare l’intera musica cantautoriale italiana e ad approcciarmi alla vita con assoluta sensibilità ed empatia.

Durante il concerto, il pubblico ascolta la storia dietro brani come Emozioni, La collina dei ciliegi e altri classici. Qual è per lei la storia o l’aneddoto più significativo tra quelli raccontati?

Sicuramente uno di quelli più belli è la nascita della canzone “… e penso a te”, nata nel breve percorso tra il casello autostradale di Milano e quello di Como.

Milano è una città speciale per Lucio Battisti e Mogol. Come ci si sente a portare questo tributo in una città che è stata così importante per la musica italiana?

Particolarmente felici e onorati di riportare queste canzoni che hanno visto la luce in questa città con le etichette discografiche Ricordi e Numero Uno, da cui sono nate.

Dopo Emozioni, ha in programma altre date o nuovi progetti legati a Battisti, Mogol o ad altre collaborazioni musicali?

Sicuramente la prossima grande sfida artistica della mia vita sarà quella di portare al grande pubblico le mie canzoni a cui sto lavorando e che spero presto possano vedere la luce.

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