Greta Jasmin El Moktadi, in arte Grelmos, è una nota influencer che vanta 2 milioni di follower, in gara a Sanremo Giovani 2024. L’artista, di radici marocchine ma cresciuta a Novara, è tra i 24 cantanti che dal 12 novembre si scontreranno nella seconda serata di Rai 2 (conduce Alessandro Cattelan), fino ad arrivare ai sei finalisti che si giocheranno la partecipazione al Festival il 18 dicembre su Rai 1.
“Flashback”, prodotto da Paolo Muscolino & Cocobeatz per ORANGE ITALY, etichetta discografica che ha presentato l’artista a Sanremo Giovani, è un brano che racconta temi come la delusione, la sfiducia e la resilienza in una realtà spesso ingannevole. Il tutto dal punto di vista di una donna la cui vita, si sa, è purtroppo spesso irta di insidie nella nostra società. Nella canzone (scritta da Gabriele Coco – Paolo Muscolino – Roberto Strano – Greta Jasmin El Moktadi), emerge anche la vulnerabilità di chi non nasconde la fatica di fidarsi e di non lasciarsi abbattere dai “flashback” e dai ricordi dolorosi.
Qui il link per visualizzare il video di Flashback su RaiPlay.
Intervista a Grelmos, in gara a Sanremo Giovani 2024
Ciao Greta, è un piacere incontrarti! Cosa rappresenta nel tuo percorso la partecpazione a Sanremo Giovani?
Ciao a tutti! Essere arrivata a Sanremo Giovani è sicuramente la cosa più importante della mia carriera musicale. È un momento unico per me e un’opportunità che non mi sarei mai aspettata.
Il tuo percorso è interessante: influencer e cantante. Come vedi il rapporto tra questi due mondi?
Sono due aspetti che camminano insieme, ma è importante per me far capire che sono, prima di tutto, una cantante. La mia immagine è forte, ma con Sanremo spero di bilanciare entrambe le cose, facendomi conoscere per la mia musica.
“Flashback” è il brano che porti sul palco di Sanremo Giovani. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con questa canzone?
“Flashback” racconta una storia di delusione in amore, una relazione che credevo perfetta ma che si è rivelata tutt’altro. Il messaggio è che, anche dopo qualcosa di doloroso, dobbiamo riprendere in mano la nostra vita e andare avanti, senza autodistruggerci. È normale stare male, ma bisogna trovare la forza per continuare.
Essendo cresciuta tra due culture, italiana e marocchina, come influenzano la tua musica e la tua identità artistica?
Sono metà marocchina, ma sono cresciuta solo con mia madre italiana. Quindi, anche se le mie radici marocchine non hanno influenzato molto il mio vissuto, ne sono fiera e orgogliosa. Ai miei concerti porto sempre una bandiera metà italiana e metà marocchina. Mi piacerebbe un giorno approfondire la mia cultura marocchina nella musica, magari includendo qualche parola in arabo.
Nel brano “Flashback” emerge un tema di difficoltà nel fidarsi. Come riesci a metterti a nudo in canzoni così personali?
È stata la prima volta che ho messo tutto me stessa in una canzone. Non è facile, ho sempre avuto difficoltà a esprimere i miei sentimenti, ma la musica mi aiuta. È liberatorio: meglio dirle certe cose, piuttosto che tenersele dentro.
“Flashback” segna una certa evoluzione rispetto ai tuoi brani precedenti come “NOS” e “Calda”. Perché hai scelto proprio questo pezzo per Sanremo Giovani?
È stata una decisione presa insieme al mio team. Essendo in TV, volevo portare un brano più maturo rispetto ai temi che tratto di solito. “Flashback” rappresenta un “level up” per me, un’evoluzione anche dal punto di vista musicale e personale.
Hai avuto l’occasione di esibirti a Londra per il progetto “Plugged In”. Cosa ti ha portato quell’esperienza?
È stata una grandissima opportunità. Vedere che la mia musica era arrivata fino a Londra è stato emozionante. Ero elettrizzata, soprattutto perché “Plugged In” è un progetto importante, in particolare per il genere drill, che è anche il mio genere.
Collaborazione e condivisione sono essenziali nella musica. C’è qualche artista con cui sogni di lavorare?
Sognare non costa nulla! A livello internazionale, mi piacerebbe collaborare con NLE Choppa, è il mio artista preferito. Addirittura ho chiamato il mio cane Choppa, in suo onore. Sarebbe un sogno!
Qual è l’aspetto della tua musica che ti rende più orgogliosa?
La musica mi permette di distinguermi. In un mondo dove spesso prevale l’immagine, sento di poter fare la differenza con il mio stile e la mia voce. In Italia non ci sono molte ragazze che fanno il mio genere, anzi, forse sono l’unica!
Per finire, cosa rappresenta per te il Festival di Sanremo? È ancora un sogno per un artista della tua generazione?
Assolutamente sì! È il sogno di tutti gli artisti, anche dei rapper. Negli ultimi anni, Sanremo ha aperto le porte a più generi, inclusa la trap e il rap. Non posso ancora credere di partecipare a Sanremo Giovani, è davvero una svolta per la mia carriera e spero di fare bene.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.
