Intervista a Holden che, pronto per la partenza del tour nei club, ha pubblicato il nuovo singolo Grandine insieme a Mew e da qualche ora ha conquistato il disco d’oro per Cadiamo Insieme.
Qui il calendario del tour e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.
Intervista a Holden
Holden, innanzitutto, complimenti per il disco d’oro per “Cadiamo insieme”. Una bella soddisfazione…
Sono molto contento. È un brano a cui tengo tanto, quindi la certificazione è un grande riconoscimento.
Adesso arriva un altro momento importante, il nuovo singolo “Grandine” con Mew, già molto apprezzato dai fan. Puoi raccontarci come è nata questa collaborazione e cosa rappresenta per te?
Io e Mew ci eravamo già promessi di collaborare ai tempi di Amici, per la stima reciproca. “Grandine” è nato un po’ per gioco suonando la chitarra di notte. Sentivo che mancava qualcosa, così ho contattato Mew, ci siamo ritrovati in studio e abbiamo lavorato insieme. Le nostre voci e l’atmosfera del brano si completano molto bene.
Qual è il punto di incontro tra le vostre visioni musicali, considerando che provenite da background diversi?
Abbiamo gusti musicali complementari, anche se non identici. Questo ci ha permesso di unire stili e modalità di canto diversi, creando qualcosa di unico.
Il brano sembra molto adatto al live, giusto? Soprattutto in vista del tour…
Assolutamente! È un pezzo che si presta bene al live, non vedo l’ora di cantarlo. Mew si sta preparando per Sanremo Giovani, quindi dovremo capire se e quando potremo portarlo sul palco insieme. In ogni caso, sono entusiasta del tour!
Sono passati quasi sei mesi dalla tua esperienza ad Amici. Come è cambiato il tuo approccio alla musica in questi mesi?
Dopo Amici, il mio obiettivo era costruire una connessione autentica con la fan base. È stata una scoperta positiva vedere l’apprezzamento per i miei brani e capire che ci sono persone che supportano la mia musica.
Hai scelto di lasciare parlare la musica, senza sovraesporti. Pensi che questa scelta abbia aiutato a creare un legame più autentico con il pubblico?
Sì, è un aspetto importante. Mi piace pensare che il legame con chi mi segue sia basato sulla musica, indipendentemente dalla mia presenza sui social.
Prima di Amici lavoravi molto in autonomia. Come è cambiata la tua prospettiva sulla collaborazione con altri artisti?
Ora sono più aperto a collaborare. È un percorso di crescita sia personale che artistica. Lavorare con altri permette di unire idee e esperienze, portando arricchimento e anche divertimento.
Collaborare con produttori diversi potrebbe essere un ulteriore arricchimento per il tuo sound.
Assolutamente, è un valore aggiunto. Per “Grandine” non è stato possibile per questioni di tempo, ma mi piacerebbe lavorare con nuovi produttori. Dopo il tour, voglio sperimentare e divertirmi in studio.
Immagino che con il tour i tuoi brani prenderanno nuova vita. Quale aspetto ti rende più orgoglioso della tua musica?
Direi la varietà dei generi. I brani sono diversi tra loro, quindi chi viene ai concerti difficilmente si annoia. Mi piace sapere che offriamo un’esperienza musicale ricca e varia.
Come riesci a mantenere coerenza e credibilità con brani così diversi?
Essere presente in ogni fase del processo creativo aiuta. Mettere la mia firma su ogni dettaglio permette ai brani di comunicare tra loro, anche se diversi. Questo dà un’identità unica alla mia musica.
Cosa rappresenta per la tua generazione il Festival di Sanremo?
Sanremo rappresenta una vetrina davvero importante, un’occasione per comunicare con un pubblico vastissimo. Penso che partecipare richieda una certa prontezza per affrontare questo tipo di esposizione e amplificazione mediatica. È anche un modo per dimostrare a se stessi di essere pronti a fare questo passo. Credo sia un’opportunità straordinaria per qualsiasi artista: uno dei traguardi più grandi che si possano raggiungere in Italia. È un’enorme occasione di crescita e di visibilità.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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