Intervista a Jasley, giovane artista italo-somala, che venerdì 30 agosto ha pubblicato il suo nuovo singolo “CADILLAC” per Benzai Records.
Intervista a Jasley
Cosa rappresenta CADILLAC nel tuo percorso artistico?
CADILLAC rappresenta un momento significativo nel mio percorso artistico. Sento di aver acquisito maggior sicurezza e maturità, sia a livello personale che artistico. Con questa canzone ho finalmente raggiunto una mia identità musicale più definita, e credo che possa essere un’opportunità importante per far conoscere chi è davvero Jasley a chi ascolta.
Come si è sviluppato il processo creativo che ha portato alla creazionedel brano?
Il brano è nato in modo del tutto spontaneo. Avevo in mente questa melodia che mi girava in testa da un po’ e ho deciso di condividerla con Aurora Pinto (coautrice) e Andrea Immovilli (produttore). Sin da subito, l’abbiamo collegata all’immagine di una spiaggia tropicale. Ammetto che inizialmente ero un po’ preoccupata, poiché il genere afro non è molto diffuso in Italia. Tuttavia, ci siamo messi a scrivere e, nel giro di poco tempo, il brano era completato!
Hai affermato di voler celebrare la femminilità con questo brano. Puoiapprofondire come la canzone trasmette questo messaggio?
Cadillac racconta una storia d’amore estiva, ma con una prospettiva fresca e moderna. Quasi sempre è il ragazzo a fare il primo passo ma in questo brano ho voluto capovolgere questo cliché. Spesso, noi donne ci sentiamo in difetto a prendere l’iniziativa, temendo di essere giudicate. La protagonista di questo brano invece, è intraprendente e sicura di sé che, sfida gli stereotipi della società e si fa avanti desiderosa di essere conosciuta e amata per ciò che è.
Quali sono stati i tuoi modelli musicali di riferimento?
La mia principale fonte di ispirazione è Tyla, sia per il suo sound che per la sua personalità. Mi ritrovo molto in lei, specialmente per la sua capacità di esprimere una sensualità autentica, coinvolgente e mai volgare.
Nel tuo progetto, in percentuale, quanto sono importanti musica eimmagine?
Sicuramente, la musica ha un’importanza maggiore nel mio progetto, ma credo che il pubblico si affezioni anche all’immagine di un’artista. L’aspetto esteriore e lo stile sono una parte importante del mio modo di comunicare la mia personalità e la mia identità artistica. L’immagine mi permette di rafforzare ciò che la mia musica racconta, creando un connubio unico che rende il progetto completo e autentico.
Qual è il ruolo dei social nella diffusione della tua musica?
I social giocano un ruolo fondamentale nella diffusione della mia musica. Al giorno d’oggi, per un artista è essenziale sfruttare queste piattaforme per raggiungere un pubblico ampio e nel minor tempo possibile. Da questo punto di vista io sono molto attiva soprattutto su TikTok dove sono riuscita a creare una bellissima community di quasi 30mila persone.
Se dovessimo incontrarci tra un anno, quale traguardo vorresti avereraggiunto?
Mi piacerebbe aver raggiunto il cuore di un numero sempre maggiore di persone attraverso la mia musica, riuscendo a creare un legame profondo con il mio pubblico. Sicuramente un sogno che custodisco nel cassetto è quello di partecipare al Festival di Sanremo.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
