Luka Sensi

Luca Tedone, in arte Luka Sensi, è un cantautore pugliese di 26 anni. All’età di 8 anni inizia a strimpellare la chitarra, per poi nel corso degli anni approcciarsi alle varie sfaccettature della musica; il pianoforte, il canto, la scrittura, i live e altro.

Luka scrive canzoni con un linguaggio riconoscibile, classificabili come indie/pop. Negli ultimi anni, ha vinto con un suo brano il contest nazionale “Musica è”, con finale a Tarquinia, ha partecipato al songwriting camp di Sony/ATV scrivendo brani con gli autori per due settimane, ha aperto il concerto di Ron, Nina Zilli, Tony Esposito e Willie Peyote, e con i suoi musicisti, ormai da 8 anni porta in giro per il sud Italia il suo concerto, tributo di musica indie Italia, con una media di 100 date all’anno.

Intervista a Luka Sensi

Come definisci il tuo approccio artistico?

il mio rapporto con la musica lo definisco principalmente necessario! Nel corso degli anni è sempre stato un odi et amo, ma è la mia unica certezza, una specie di “stanza delle emozioni” in cui poter sfogarsi, gioire, confidarsi.

Qual è stato il momento in cui hai capito che la musica sarebbe stata la tua compagna di vita?

A 18 anni circa, quando con i live ho iniziato credere che a qualcuno piacessi: li mi è scattata quella voglia di continuare ad imparare e migliorarmi per diventare comunicativo e diretto anche con le mie canzoni.

Quali sono i tuoi modelli di riferimento?

La risposta più inflazionata: ascolto qualsiasi tipo di musica. Però se dovessi fare una classifica degli artisti con cui sono cresciuto artisticamente, quelli che mi hanno dato tanto, direi: Niccolò Fabi, Canova, Calcutta, Gazzelle, Oasis, Blink 182 e più piccolino molta scena punk/rock.

Puoi descrivere il tuo processo di scrittura delle canzoni?

Questa è sempre stata la domanda a cui non ho mai saputo rispondere. Non penso di avere un metodo di scrittura; ci sono volte i cui parto da un ispirazione testuale, altre da un giro di chitarra, altre da un motivetto che mi risuona in testa dorma sveglio. Una volta capita la linea della canzone, parte il lavoro meno ispirato e poi da “musicista”, ma tutte le canzoni che scrivo o partono da un’ispirazione/un vissuto reale oppure finisco per buttarle! Mi piace essere molto originale nei testi.

Da dove trai ispirazione per i testi delle tue canzoni?

In primis dalla mia vita, dai miei sbalzi d’umore e dall’amore (non per forza per una persona). Però può ispirarmi anche un mozzicone di sigaretta sotto la pioggia, qualsiasi cosa, non riesco a comandare la mia ispirazione.

Come sviluppi le melodie e gli arrangiamenti?

Prima di tutte le “formule musicali” uso il mio gusto, poi chiaramente cerco la miglior omologazione per ogni strofa e ritornello, creando una legame tra le parole e la musica.

Hai qualche aneddoto interessante o divertente da condividere su un’esperienza live o in studio?

Aneddoti riguardanti i miei live ne avrò a decine, però ricordo un paio d’anni fa, una ragazza polacca che interruppe il concerto per chiedermi all’orecchio se potessimo suonare una canzone dei Coldplay: suonando musica italiana nessuno di noi ne sapeva una, ma ad un tratto iniziai a suonarle chitarra e voce Fix You, e come in film, tutti i musicisti iniziarono a seguirmi. Fu il momento più epico di 10 di live, è piaciuta così tanto che l’abbiamo portata in tutti i nostri concerti per due anni.

C’è un artista con cui vorresti collaborare?

Sì ce ne sono, mi piace molto l’attitudine e la penna di Lazza, di Naska, dei Bnkr44.

Qual è il ruolo dei social network nella diffusione del tuo messaggio artistico?

Amplificare il messaggio che voglio trasmettere con le mie canzoni, creare una connessione tra gli ascoltatori interessati alla mia musica e la mia vita.

Qual è l’aspetto della tua musica del quale sei più orgoglioso?

Nel corso degli ultimi anni ho imparato ad apprezzarmi davvero, ma sono due gli altri che mi danno più sicurezza: i testi e la performance live.

Se dovessimo incontrarci tra un anno, quale traguardo vorresti avere raggiunto?

Il mio desiderio è quello di avere un tour in tutta Italia fatto esclusivamente di mie canzoni, grande o piccolo che sia, piccoli club o palazzetti, non mi interessa. Ma vivere con le mie canzoni.

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