In gara a Sanremo Giovani 2024 c’è Orion con il brano Diamanti nel fango. Il vero nome di Orion è Dario Bovenzi, giovane cantautore di soli 18 anni, che ha già sviluppato una forte identità artistica e musicale.
“Studio canto e chitarra da 8 anni, e ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni qualche anno fa, con l’intento di raccontare storie autentiche.
Il mio obiettivo è far sì che chi ascolta la mia musica provi quel brivido che nasce da una storia ancora sconosciuta, offrendo una liberazione nel riconoscersi in qualcosa, senza sentirsi soli.
Sono cresciuto in una famiglia di amanti della musica, e grazie ai miei genitori ho imparato ad apprezzare tutti i generi, anche quelli meno popolari.
I miei riferimenti musicali includono artisti come JVKE, d4vd e COEZ, da cui traggo ispirazione per il mio stile.
Attualmente sto lavorando al mio primo EP, collaborando con produttori e musicisti professionisti.
Mi piace sperimentare per trovare un sound che rifletta pienamente chi sono: malinconico ma solare, diretto e sincero, e che sappia reinterpretare in modo personale ciò che amo di ogni genere musicale.”
Intervista a Orion, in gara a Sanremo Giovani 2024
Orion, come ti senti all’idea di partecipare a Sanremo Giovani?
Sanremo Giovani è un’opportunità importante, rappresenta l’inizio di un lungo percorso. È solo il primo passo, ma è sicuramente un bell’inizio che conferma che la strada è quella giusta.
Il tuo brano “Diamanti nel fango” mette in luce la tua curiosità musicale. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere?
La canzone nasce da una riflessione su persone uniche, veri “diamanti” che purtroppo a volte non sono valorizzati come meritano. È un invito a riconoscere il valore di chi è speciale, anche quando si trova in situazioni che non lo esaltano.
Le immagini che usi nella tua scrittura sono molto vivide, come “scavare dentro come un minatore”. Da dove nasce questa capacità di raccontare per immagini?
Ho sempre scritto in questo modo. Inizio da una storia o un concetto che mi colpisce. “Diamanti nel fango” si ispira a una mia esperienza personale. Cerco di delineare bene l’idea e poi levigarla, per renderla universale e accessibile a tutti.
È stato difficile esprimere qualcosa di così personale?
In questo brano c’è tutto di me, nulla che appartenga ad altri. Non è stato troppo difficile, perché è la mia esperienza. La difficoltà è stata tecnica, ma ho cercato di scrivere in modo che fosse comprensibile e apprezzabile da chiunque.
La tua famiglia ha avuto un ruolo importante nel tuo amore per la musica. Quali ascolti ti hanno maggiormente influenzato?
Assolutamente, la mia famiglia è stata fondamentale. Da piccolo ascoltavo molta musica non proprio “di moda”: Queen, Venditti, Rino Gaetano. Viaggiavamo in camper e c’era un CD con brani che mi hanno influenzato profondamente.
Ora stai lavorando al tuo primo EP. Come procede il lavoro e quali aspettative hai?
Non amo crearmi troppe aspettative per evitare delusioni. Mi concentro sull’autenticità, sulla scrittura che rappresenti al meglio chi sono. È un processo creativo in cui cerco di trasferire idee e concetti su carta.
Sanremo Giovani è una grande opportunità per i giovani artisti. Cosa significa per te?
È un sogno, come per tanti che amano la musica. È un inizio bellissimo, ma è anche un avviso a fare attenzione al mio percorso, a essere consapevole e delicato in ogni passo.
Come ti stai preparando per la performance?
Mi alleno ogni giorno dopo scuola, perché la scuola è comunque importante per me e per i miei. Provo a migliorare l’espressività, la gestualità e la vocalità. La preparazione mentale è altrettanto essenziale per gestire tensione ed emozioni.
Hai avuto modo di conoscere altri partecipanti di Sanremo Giovani?
Sì, ho parlato un po’ con REA dopo le audizioni. Eravamo entrambi un po’ critici verso le nostre esibizioni, ma c’era una speranza in noi che non volevamo spegnere.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.